I guai giudiziari del cantante Marilyn Manson sembrano ben lontani dall'avere fine. La rockstar shock ha accettato di consegnarsi alla polizia di Los Angeles, in possesso di un mandato di arresto derivante da un episodio verificatosi nel New Hampshire nel 2019. Lo riporta il sito Deadline Hollywood. Durante un concerto, Manson avrebbe sputato e sparato a una persona con una videocamera. Il mandato è stato emesso a maggio a Gilford, dopo che Manson non aveva risposto alle accuse presentate contro di lui in quella giurisdizione.
Manson, vero nome Bryan Hugh Warner, deve rispondere di due capi di imputazione, e potrebbe essere chiamato in giudizio entro metà agosto. Non è previsto che la pop star debba essere presente in tribunale. L'artista 52enne si stava esibendo al Bank of New Hampshire Pavilion il 18 agosto 2019, quando è avvenuto l'incidente. La persona che aveva in mano la videocamera, che non è stata identificata, stava lavorando nella buca sotto il palco quando Manson avrebbe cominciato ad aggredirla. L'avvocato dell'artista ha sempre negato qualsiasi comportamento aggressivo durante lo spettacolo. Manson, contemporaneamente, sta affrontando anche un altro processo con accuse separate di stupro e abuso da parte di diverse donne.

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