Live In Firenze, Tajani: M5S? Far cadere governo è da irresponsabili

Cronaca

Crisi M5S, equilibri nel centrodestra, ddl Zan e amministrative. Sono alcuni dei temi toccati durante l’intervista ad Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, ospite di Fabio Vitale a Sky TG24 Live In Firenze

Crisi M5S, equilibri nel centrodestra, ddl Zan e amministrative. Sono alcuni dei temi toccati durante l’intervista ad Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, ospite di Fabio Vitale a Sky TG24 Live In Firenze.

 

LIVE IN FIRENZE: LA DIRETTA

Tajani: crisi M5S? Irresponsabile far cadere governo Draghi

Sulla crisi del M5S e sulle possibili conseguenze sul governo Draghi, Tajani spiega: “Mi auguro che non accada, sarebbe da irresponsabili far cadere il governo Draghi. Si tratta di un governo di unità nazionale per sconfiggere il coronavirus. La partita non è ancora vinta. Quando avremo raggiunto l’obiettivo, ognuno tornerà nel proprio ambito”.

 

Tajani: c’è chi usa reddito di cittadinanza per non andare a lavorare

Sulla questione del lavoro, Tajani spiega: “Come Fi ascolteremo i sindacati. Il lavoro è un tema chiave, ma non è sufficiente parlare di blocco dei licenziamenti, altrimenti rischiano di fallire le imprese. Serve una strategia di sostegno alle imprese e aiutare i lavoratori. Ci sono 4,2 miliardi non utilizzati dalle precedenti iniziative per ristorare l’economia, e credo che il governo utilizzerà una parte di quei soldi per cassa integrazione, cassa covid e ammortizzatori. Il lavoro va difeso, ma anche costruito. Bisogna riconvertire anche i lavoratori. C’è gente – sottolinea Tajani - che utilizza il reddito di cittadinanza come finanziamento e non come strumento temporaneo, e non va a lavorare. Bisogna distinguere chi è in condizione di povertà da chi rinuncia a un lavoro perché pensa sia più utile avere il reddito di cittadinanza”.

 

Tajani: ddl Zan? Non ci piace, sinistra vuole spaccare italiani

“A noi il ddl Zan non piace per diversi motivi – spiega Tajani - l’articolo 1 dà troppa libertà al magistrato nel momento in cui si configura il reato, non ci piace l’articolo 4° che istituisce il reato di opinione, e l’articolo 7 che istituisce la giornata della transomofobia nelle scuole. Le famiglie devono essere libere di decidere quando parlare ai loro figli della sessualità e non devono essere la scuola e lo Stato a istituire ciò. Noi abbiamo proposto con il ddl Ronzulli un testo che inasprisce le pene per chi usa violenza per motivi legati all’orientamento sessuale, ma non incide sulle opinioni delle persone. Pronti a sederci a un tavolo. Se la sinistra non vuole trovare un accordo, significa che vuole dividere gli italiani”.

 

Tajani: partito unico? Proposta di governo per il 2023

Sul partito unico del centrodestra, Tajani aggiunge: “Berlusconi è un visionario. Si tratta di una proposta che riguarda il 2023. Alle amministrative ci presenteremo con il simbolo di Forza Italia. Ma nel 2023, quando il centrodestra potrebbe vincere le elezioni, allora servirà governare. Berlusconi dice di dar vita ad una forza simile al Partito repubblicano degli Usa, saldamente ancorata all’Unione Europea. Non si tratta di fare una somma di voti, ma qualcosa di diverso. Non basta vincere, bisogna saper governare”.

 

Tajani: Quirinale? Speriamo di avere un Capo dello Stato votato anche dal centrodestra

Sulla possibilità di Draghi al Quirinale, Tajani spiega: “Mi pare prematuro parlarne. Sappiamo che il Capo dello Stato viene scelto tra il secondo e il quarto voto. Speriamo di avere un Capo dello Stato eletto anche dal centrodestra”.

 

Tajani: Amministrative? Stiamo lavorando per candidati su Milano e Napoli

Sulle elezioni amministrative, Tajani spiega: “Abbiamo individuato candidati a Roma, in regione Calabria, a Torino. A Milano un candidato vincente è un candidato in grado di governare la capitale economica del nostro Paese. Stiamo lavorando a Napoli per un candidato, fermo restando che i partiti non possono rinunciare al loro ruolo previsto dalla Costituzione. Siamo fieri del simbolo che portiamo, non vedo perché dovremmo rinunciare. E su Milano l’accordo non si è concluso, non abbiamo i nome: tireremo le somme quando saremo convinti”.

Cronaca: i più letti