Slovacchia-Spagna 0-5: le furie rosse dilagano e passano agli ottavi

di Luca Valdiserri

Morata sbaglia un rigore poi autogol di Dubravka e raddoppio di Laporte. Nella ripresa Sarabia Ferran Torres e un altro autogol, stavolta di Kucka

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Al «dentro o fuori» arriva la vera Spagna. Non quella della generazione dorata che ha vinto un Mondiale e due Europei, in un periodo irripetibile, ma quella forgiata da Luis Enrique contro tutto e contro tutti, soprattutto i nostalgici madridisti che non gli hanno perdonato una Nazionale senza giocatori del Real.

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È vero, la Spagna passa come seconda nel girone (prima si è classificata la Svezia che ha battuto 3-2 la Polonia, segnando il gol decisivo nei minuti di recupero) e non avrà un ottavo facilissimo contro la Croazia, lunedì prossimo. Luis Enrique, però, ha ritrovato i gol (addirittura cinque a una Slovacchia inguardabile), il gioco e la fiducia. E pensare che la partita era cominciata nel modo peggiore quando, al 12’, Morata si è fatto parare un calcio di rigore, il secondo consecutivo dopo quello fallito da Gerard Moreno contro la Polonia, sabato scorso. Una vera maledizione: le Furie Rosse hanno sbagliato 6 degli ultimi 9 tiri dal dischetto agli Europei.

Dove non sono arrivati gli attaccanti ci ha pensato il portiere slovacco Dubravka, che nella partita di Siviglia ha messo in mostra tutto il meglio e il peggio del mestiere. Dopo aver parato il rigore di Morata, infatti, non ne ha combinata più una giusta. Alla mezzora è stato prima fortunato quando Sarabia ha colpito la traversa, ma poi goffissimo quando, sul pallone che spioveva dall’alto, è saltato fuori tempo e ha schiacciato l’1-0 nella sua porta. Non contento, Dubravka ha sbagliato il tempo dell’uscita anche in occasione del 2-0, nei minuti di recupero del primo tempo, quando Gerard Moreno ha servito l’assist per il colpo di testa vincente di Aymeric Laporte, il difensore centrale con doppio passaporto francese e spagnolo, reclutato da Luis Enrique poco prima dell’Europeo, lasciando a casa Sergio Ramos. Nel secondo tempo la Spagna ha dilagato con un bel gol di Sarabia – il migliore in campo – a chiudere un’azione Pedri-Jordi Alba di puro stampo barcelonista. Poi hanno segnato i due Torres, Ferran e Pau, appena entrati in campo, il secondo con l’aiuto di una deviazione-harakiri di Kucka. Il gol della Svezia nel finale è costato il primo posto, però non ha cancellato l’impressione che Luis Enrique abbia finalmente trovato la squadra giusta con quattro cambi tra i titolari: Azpilicueta e Eric Garcia in difesa al posto di Llorente e Pau Torres, Busquets recuperato dal Covid a fare il «pivote» al posto di Rodri e Sarabia in attacco per Dani Olmo. Tutti i nuovi hanno dato un contributo importante.

Svezia-Polonia 3-2

Nell’altra partita del girone, la Svezia ha prima sprecato due gol di vantaggio (doppietta di Forsberg) e si è fatta raggiungere da Lewandowski. A quel punto, i polacchi si sono buttati tutti in avanti perché, con una vittoria, avrebbero agganciato la qualificazione. Nelle praterie lasciate agli avversari si è infilato Kulusevski e ha servito l’assist a Claesson per il 3-2 finale e il primo posto nel girone. Gli scandinavi giocano un calcio molto difensivo, quello che ha consentito loro di eliminare l’Italia dalle qualificazioni al Mondiale di Russia 2018. Da allora non sono popolarissimi (eufemismo) dalle nostre parti. A ben guardare, invece, gli italiani dovrebbero ringraziare la Svezia all’infinito: è grazie a lei che al posto di Ventura, il peggior c.t. azzurro di tutti i tempi, adesso c’è Roberto Mancini.

Ucraina recuperata

Questa combinazione di risultati ha avuto la conseguenza di ripescare l’Ucraina di Shevchenko tra le migliori terze.

23 giugno 2021 (modifica il 23 giugno 2021 | 20:31)