Original qstring: utm_source=headtopics&utm_medium=news&utm_campaign=2021-06-23 | /dl/archivio-rainews/articoli/Corte-dei-Conti-relazione-sul-Rendiconto-generale-dello-stato-2020-dare-impulso-a-lotta-evasione-fiscale-c7fb1700-b91a-4a3c-b34a-7ec0f540d943.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Rendiconto generale dello Stato 2020

Corte dei Conti: per crescita occorre contenere "spesa cattiva" e dare impulso a lotta ad evasione

Gli strumenti di cui dispone oggi l'amministrazione fiscale "non sono in grado di determinare una significativa riduzione dei livelli di evasione"

Condividi
"Oggi occorre guardare avanti anche in una prospettiva di breve termine" e per aumentare il potenziale di crescita del Paese è necessario sfruttare "l'opportunità del Recovery Plan ma anche garantire una gestione corretta della spesa pubblica e dare un forte impulso alla lotta all'evasione. E' il monito lanciato dal presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, nell'introduzione alla relazione sul Rendiconto generale dello stato 2020, esercizio che "risulta condizionato, in tutte le sue componenti, dalla necessità di fronteggiare l'emergenza sanitaria".  

Il Recovery Plan, ha sottolineato Carlino, "rappresenta un'opportunità per effettuare investimenti che aumentino il potenziale di crescita del Paese: per raggiungere tale obiettivo sarà necessario creare un contesto più trasparente ed efficiente e uno sviluppo sostenibile, al fine di consentire l'accesso allo studio, alla formazione e a un lavoro dignitoso, anche ai più svantaggiati, oltre che l'esercizio dell'attività di impresa, senza il condizionamento di fenomeni criminosi".

Tuttavia, ha messo in guardia il presidente della magistratura contabile, "occorrerà seguire un cammino di finanza pubblica che, fatta salva l'esigenza di aumentare strutturalmente alcune componenti della spesa sia corrente, sia in conto capitale, affianchi, quando le condizioni lo consentiranno, all'espansione della spesa 'buona' il contenimento di quella 'cattiva'". 

Inoltre, ha osservato, "si dovrà dare un consistente impulso alla lotta contro l'evasione fiscale per assicurare contestualmente una crescita del rapporto entrate su Pil e una riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese". Per la Corte dei Conti, "si impone inoltre la necessità di favorire maggiormente l'inclusione di famiglie numerose e con disabili, accrescendo il coinvolgimento dei servizi sociali dei Comuni e delle organizzazioni del Terzo settore". 

La lotta all'evasione
Gli strumenti di cui dispone oggi l'amministrazione fiscale "non sono in grado di determinare una significativa riduzione dei livelli di evasione". Lo scrive la Corte dei Conti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato suggerendo "una strategia basata sulle tecnologie informatiche e telematiche, sui pagamenti tracciati e sulla ritenuta d'acconto". I risultati finanziari derivanti dall'ordinaria attività di accertamento e controllo conseguiti dall'Agenzia delle entrate, lamentano i magistrati contabili, "continuano ad essere del tutto incoerenti con la dimensione dei fenomeni evasivi registrati in Italia".

La riforma fiscale è  "centrale" ma è necessario anche affrontare le "gravi difficoltà  del sistema di riscossione e renderlo "adeguato" per garantire "l'effettiva distribuzione del carico fiscale", ha sottolineato il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro, in occasione del giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato.

"I risultati del 2020 - ha osservato Flaccadoro - dimostrano come l'attività di accertamento e controllo sia stata graduata, e in parte fermata, durante l'emergenza sanitaria. Al di là di quanto accaduto in questa particolare contingenza, non si può non osservare come la riscossione dei crediti pubblici presenti da tempo gravi difficoltà: a 20 anni dall'iscrizione a ruolo, la percentuale e' inferiore al 30 per cento del carico netto; dopo 10 anni non raggiunge il 15 per cento".

"La crisi - ha spiegato - ha reso evidente l'importanza di un apparato pubblico in sanità, nell'assistenza e nella scuola, efficiente e in grado di svolgere il proprio ruolo anche nei momenti di difficoltà. Un apparato a cui tutti devono contribuire. Di qui, la centralità della riforma fiscale che il Parlamento si appresta ad affrontare, ma anche di un sistema di riscossione adeguato a garantire la effettiva distribuzione del carico fiscale".

Necessari conti sostenibili e rientro debito
"Gli effetti sui conti pubblici sono stati, e sono ancora, pesanti" ma "una crescita piu' elevata rendera' meno gravoso il percorso di rientro dal debito che dovrà , necessariamente, essere intrapreso non appena le condizioni economiche lo permetteranno". ha sottolineato il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro, in occasione del giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato. "Una finanza pubblica sostenibile nel medio termine - ha spiegato Flaccadoro - non è solo richiesta dalle regole comunitarie, ma è condizione necessaria per rivolgersi ai mercati cui quel debito si chiede di sottoscrivere".

Pubbliche amministrazioni inadeguate: aggiornare personale e avanti giovani
"In attesa dell'auspicato ingresso nelle pubbliche amministrazioni delle giovani generazioni, l'estesa platea di 'cinquantenni' non può e non deve essere esentata dal partecipare attivamente, attraverso un mirato  aggiornamento, alla costruzione di un moderno assetto organizzativo, nella prospettiva della sempre più ampia digitalizzazione dei processi", ha sottolineato il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Ermanno Granelli.

"Per quanto riguarda il personale delle pubbliche amministrazioni - ha spiegato Granelli - occorre considerare che la necessaria attività di reclutamento di nuove risorse si inserisce in un contesto lavorativo in rapida trasformazione. Ad avviso della Corte, occorrerà procedere ad un attento esame del modello organizzativo di ciascuna singola amministrazione e ridefinire la composizione delle risorse umane in relazione a processi di lavoro diversi da quelli passati. Anche i profili non appaiono più rispondere alle caratteristiche professionali delle risorse umane di cui si avverte oggi la necessità".

Secondo la Corte, "i futuri dipendenti delle pubbliche amministrazioni dovranno possedere conoscenze e capacità pluridisciplinari (unite alla indispensabile conoscenza delle lingue), oltreche' le ineludibili abilita' nell'uso delle nuove tecnologie. Non va dimenticato, inoltre - ha osservato Granelli - che la soluzione dei problemi relativi all'attuale non adeguatezza complessiva delle risorse umane della pubblica amministrazione non può essere affidata solo al ricambio generazionale, dal quale e', comunque, necessario partire. I dati sull'anzianità media molto elevata celano, in realtà, un altro aspetto importante. Occorre considerare, infatti, che una quota molto rilevante di personale si addensa in prossimità del dato medio (51 anni all'incirca); tale aspetto evidenzia che le amministrazioni dovranno mettere in atto un massivo intervento di riqualificazione del proprio personale mediante programmi di formazione intensiva che puntino a colmare e sviluppare quelle aree di competenza fino ad oggi trascurate".