Tutto avrebbe voluto, il premier Mario Draghi, tranne che far precedere le celebrazioni per la promozione a pieni voti dell’Italia in Europa da una crisi diplomatica con la Santa Sede. Secondo i suoi piani, l’argomento del giorno avrebbe dovuto essere il bilaterale con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, venuta a Roma per sancire il successo del governo sul Pnrr, non la canea scatenata dalla nota verbale con cui il