M5S, Dettori lascia Rousseau: «Il mio futuro è nel Movimento»

di Emanuele Buzzi

L’addio dell’ex socio di Davide Casaleggio. «Gli sarò sempre riconoscente»

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Pietro Dettori, a destra, al fianco di Davide Casaleggio

Un nuovo addio, stavolta a Rousseau. Pietro Dettori, uno dei tre soci dell’associazione milanese, dice addio. Lo spiega in un lungo post su Facebook. “Oggi ho comunicato ufficialmente le mie dimissioni”, scrive. E spiega: “Gli ultimi mesi sono stati difficili e la conclusione delle vicende, tutt’altro che indolore, è nota a tutti. La strada che ho scelto io è diversa. Perché io nel Movimento ci credo ancora. Chi mi conosce sa che con il Movimento ho un rapporto quasi carnale”. Una scelta quasi obbligata, quindi, dopo le tensioni degli ultimi mesi. “Nel futuro del Movimento ci credo innanzitutto perché mi fido di Beppe Grillo - continua Dettori -. Beppe è il nostro garante e nei momenti più critici della nostra storia è sempre stato lucido, a dispetto di chi lo etichetta solo come un pazzo visionario. Ha indicato un orizzonte (il 2050) e una persona (Giuseppe Conte) per il rilancio del Movimento. Io non posso che fidarmi”.

Uno strappo senza veleni nei confronti dell’associazione milanese: “Il primo colloquio in via Morone, dieci anni fa, lo feci con Davide Casaleggio. Si può quindi dire che è la prima persona che ha creduto in me e che mi ha dato un’opportunità. Per questo, e per tante altre cose, gli sono sempre stato e gli sarò sempre riconoscente. La stima e l’affetto nei suoi confronti sono immutati”.

Secondo l’ex socio di Rousseau è necessario “lasciarci alle spalle i rancori”. Un nuovo modo di vivere il Movimento: “Per lungo tempo abbiamo usato il “vaffanculo” come parola taumaturgica. Oggi dobbiamo usare il “grazie”. Dobbiamo essere grati per quello che abbiamo realizzato e per le possibilità che ancora oggi abbiamo. E per questo dobbiamo ringraziare tutti quelli che hanno fatto parte della nostra storia, in un modo o nell’altro”.

D’altronde Dettori è stato da sempre al cuore del Movimento, prima come braccio destro di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, poi nello staff di Luigi Di Maio dalla campagna per le Politiche in poi. Dopo mesi passati in silenzio e un ruolo centrale nella risoluzione del conflitto tra M5S e Rousseau, per Dettori è arrivato il momento del bivio. “Il MoVimento 5 Stelle è come una fenice. Ogni volta che muore rinasce dalle proprie ceneri. E anche questa volta, con l’impegno di tutti, sarà così”.

21 giugno 2021 (modifica il 21 giugno 2021 | 14:58)