Misure anti-Covid

Valle d’Aosta: 80 milioni in campo per sostenere le imprese e le famiglie

di Carlo Andrea Finotto

3' di lettura

La Regione Valle d’Aosta mette in campo un pacchetto di aiuti del valore di circa 80 milioni di euro a sostegno dell’economia a favore delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie, colpite dall’emergenza Covid-19. Uno stanziamento contenuto nel primo disegno di legge di assestamento del bilancio 2021 approvato all’unanimità dal Consiglio regionale e che prevede un incremento di 129 milioni a valere sull’avanzo di amministrazione 2020.

I “ristori” alla valdostana sono molteplici e vanno dal bonus per le partite Iva ai contributi, dagli investimenti alle indennità per i lavoratori che abbiano subito perdite di reddito a causa dell’emergenza. Al finanziamento straordinario della spesa sanitaria regionale per far fronte all’emergenza epidemiologica sono destinati 27,6 milioni di euro ed è previsto uno stanziamento aggiuntivo di 3 milioni di euro per il potenziamento dei servizi nell’ambito dell’istruzione primaria e secondaria.

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I dati congiunturali mostrano come il tasso di disoccupazione in Valle sia salito in un anno dal 5,4 al al 6,7%. La media degli occupati, è scesa un anno fa a 52.690 unità (più in basso della crisi del 2008), per poi risalire leggermente.

L’impatto della pandemia sull’economia emerge anche dai dati relativi alle esportazioni regionali. Tra ottobre e dicembre 2020 si sono assestate a 149 milioni di euro, in risalita rispetto ai 115 di aprile-giugno ma ben distanti dal periodo pre-covid: erano a quasi 200 milioni tra aprile e giugno 2019.

Con le misure contenute nell’assestamento al bilancio di previsione «abbiamo fatto tutto il possibile per rispettare le tempistiche che avevamo sempre dichiarato. Siamo arrivati all’approvazione di una legge che inietta in un tessuto sociale e economico in difficoltà, come quello valdostano, almeno 129 milioni di euro di cui 80 espressamente dedicati alle misure di sostegno: non è un fatto scontato e neanche da sottovalutare» afferma Carlo Marzi, assessore alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio, che sottolinea anche come «il disegno di legge abbia incassato l’unanimità dal consiglio regionale: un messaggio politico forte che lanciamo alla Valle d’Aosta».

Con il primo pacchetto di misure anti Covid 19, varato nel 2020, la Regione ha ricevuto circa 6.400 istanze, di cui 4.800 da parte di imprese (su circa 11mila imprese attive in Valle) e 1.600 da parte di professionisti.

«Per questo secondo intervento – chiarisce Marzi – si presume un aumento del numero di istanze, stante il protrarsi dell’epidemia e gli effetti su economia e lavoro».

Nel dettaglio il “pacchetto imprese” comprende dai 20 milioni per i bonus a imprese, autonomi, professionisti, enti collettivi che svolgono attività commerciale, titolari di partita Iva, ai 13 milioni per contributi agli investimenti: a imprese agricole e sostegno dei prodotti agroalimentari andrà una dote di 4,3 milioni mentre 5 milioni sono stanziati per il fondo di garanzia delle piccole e medie imprese. Il “pacchetto famiglie” come misure principali contiene invece 19 milioni di euro per le politiche del lavoro e 6 milioni per indennità ai lavoratori dipendenti.

«I contributi saranno concessi già durante l’estate sulla base di domande presentate tramite la piattaforma informatica utilizzata nel 2020 e in fase di aggiornamento per rendere più snella e veloce la procedura» afferma Marzi.

La Regione ha programmato una campagna comunicativa, anche con il supporto delle associazioni di categoria e dei patronati, al fine di informare popolazione e imprese delle misure che sono obbligatoriamente temporanee e concedibili nell’anno 2021.

In questo periodo la Regione ha portato avanti anche altre iniziative a sostegno del territorio, come la moratoria dei mutui e il prossimo disegno di ristrutturazione delle posizioni debitorie deteriorate presso Finaosta; ma, sottolinea l’assessore Marzi, «si sono anche aperte interlocuzioni che si cercavano da anni con Mediocredito centrale sia da parte regionale che da parte della Finanziaria Regionale e che, in questi mesi e con l’adozione di questa legge, si concretizzano ora e per il futuro grazie anche alla collaborazione con Abi. Inoltre, con la Camera di Commercio regionale, con le rappresentanze sindacali e con i Confidi la collaborazione è stata reale e operativa». La moratoria su mutui e finanziamenti ha intanto interessato 305 mutui a imprese su un totale di 1.381 (pari al 22%) e 282 mutui a privati su un totale di 7.921 (il 4%), secondo i dati regionali aggiornati all’8 giugno.

«La liquidità immessa nel sistema, per effetto della sospensione, calcolata in termini di importo delle rate sospese è pari a 13,8 milioni di euro per le imprese e poco più di 1,4 milioni di euro per i privati» spiega Marzi, che aggiunge: «Ricordo che le domande per la sospensione possono ancora essere presentate e pertanto i numeri individuati sono in crescita ma si sono stabilizzati sui dati medi italiani».

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