Usa, spettacolare esplosione in mare per testare la resistenza della portaerei

L’esplosione, avvenuta in profondità, con una carica da oltre 18.000 kg è stata registrata dell’Istituto geofisico Usa come un terremoto di magnitudo 3.9

Guido Olimpio / Ansa / CorriereTv

Un super test per verificare la capacità di “incassare” un’esplosione ravvicinata. Lo ha condotto l’Us Navy nelle acque della Florida, al centro della spettacolare operazione la portaerei Ford. La deflagrazione è stata potente, pari a 3.9 della scala Richter. Un terremoto.

La prova, che è stata rinviata più volte, serve a verificare la resistenza della grande unità. Tecnici ed ingegneri valutano l’impatto sul sistema di propulsione nucleare, sugli apparati di bordo e qualsiasi altro punto della nave. Per questo sono piazzati sensori che devono registrare eventuali anomalie, conseguenze, problemi. I dati saranno poi studiati e potranno incidere sul futuro sviluppo di questa “classe”. Secondo gli esperti sono previsti almeno altri due esperimenti, esami ritenuti indispensabili per avere garanzie sulla “tenuta”. La Ford, che ha lamentato qualche guaio, dovrebbe diventare pronta all’impiego reale entro il 2022.

Le portaerei rappresentano bersagli di alto livello e procedono sempre con una scorta adeguata. Ma gli avversari continuano a studiare armi che possano metterle fuori combattimento o danneggiarle. A loro disposizioni siluri, missili, navi. I russi stanno perfezionando il Poseidon, una “torpedine” a lungo raggio dotata di testa nucleare. E tra i rischi per il naviglio c’è anche quello di un sabotaggio – magari condotto usando un’imbarcazione-bomba, anche se non è certo facile avvicinarsi ai giganti del mare. I cosiddetti Full Ship Shock Trials sono una costante, ma l’ultimo a coinvolgere una portaerei si è svolto nel lontano 1987. E da allora di tempo ne è passato, così come è mutato il teatro operativo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA