«Come speravamo è stata una bellissima giornata di democrazia. Abbiamo ottenuto una partecipazione alta e siamo contenti. Sono onorato della fiducia che mi è stata accordata. Siamo una grande squadra unita come l’Italia di Mancini, e da domani si lavora per rilanciare Roma». Questo il primo commento di Roberto Gualtieri, vincitore delle primarie Pd nella capitale.

I numeri non sono ancora definitivi ma il successo dell'ex ministro dell'Economia e delle Finanze è scontato nei confronti degli altri candidati. Sei, tra liste civiche e partitiche: Imma Battaglia, Giovanni Caudo, Paolo Ciani, Stefano Fassina, Cristina Grancio e Tobia Zevi.

Se l'esito finale era prevedibile, l'incognita delle primarie riguardava l'affluenza alle urne, dopo il deludente risultato delle votazioni Pd a Torino. Il Partito Democratico puntava a raggiungere i 50mila votanti, vale a dire la metà di quelli che nel 2013 parteciparono alle primarie a cui si erano candidati oltre a Marino anche Paolo Gentiloni e David Sassoli. Così è stato. A votare sono stati in oltre 45.000. «E' una grande festa della democrazia, uno stimolo bellissimo», aveva dichiarato nel pomeriggio Enrico Letta.

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