Berrettini vince la finale al Queen’s: battuto Cameron Norrie in 3 set

di Marco Calabresi

Il romano si impone 6-4, 6-7, 6-3: quinta vittoria in carriera, la seconda sull’erba

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Matteo Berrettini, 25 anni, n° 9 della classifica Atp (Epa)

Matteo Re d’Inghilterra. Al Queen’s, Berrettini corona una settimana straordinaria, si aggiudica il suo quinto titolo Atp — il primo in un 500, il secondo del 2021 dopo Belgrado e il secondo su erba dopo quello di due anni fa a Stoccarda contro Auger-Aliassime — battendo in finale 6-4 6-7 6-3 in un’ora e 58 minuti il britannico Cameron Norrie.

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Nella storia

Una vittoria in trasferta, quella di Berrettini, che arriva al termine di una finale molto tirata, con il romano (testa di serie del torneo) che ha perso il primo set della sua settimana con un tiebreak orientato dai primi punti ma capace di resettare la mente e portare a casa il set decisivo. Berrettini è il primo italiano a trionfare al Queen’s: l’unico italiano capace di arrivare in finale era stato Laurence Tieleman nel 1998 (quando Berrettini aveva due anni), prima di perdere da Draper. Matteo, invece, si batte il pugno sul petto e dal pubblico che ritroverà tra otto giorni a Wimbledon ((28 giugno-11 luglio) si prende gli applausi e una bandiera tricolore da sventolare.

Servizio devastante

Molto solido il mancino britannico, numero 41 del mondo (ma salirà al numero 34 entrando tra le teste di serie dei Championships): una sola palla break per Berrettini, nel quinto game, sfruttata, e primo set chiuso alla prima occasione utile. Nel secondo, i primi sei turni di servizio chiusi a zero, con Berrettini che ha avuto due occasioni per andare sul 5-4 e servire per il match: Norrie le ha annullate, si è arrivati al tiebreak dove l’unico minibreak a suo favore è stato decisivo per trascinare la partita al set decisivo. Lì Berrettini ha avuto due palle break nel sesto game ma non le ha sfruttate; l’allungo decisivo è invece arrivato nell’ottavo gioco, con Matteo sotto 40-0 e capace di infilare cinque punti consecutivi, il quarto dei quali anche con l’aiuto del nastro. Poi la chiusura di una partita da 19 ace e un solo doppio fallo.

«Il mio miglior tennis»

Berrettini chiede di poter togliere la mascherina per la premiazione e per mostrare il suo sorriso: «È stata una settimana incredibile — racconta —. Pensare di aver vinto al debutto qui come Becker è qualcosa di indescrivibile, un sogno che diventa realtà. Grazie al mio team, alla mia famiglia che mi supporta sempre. Norrie è stato un grandissimo avversario: un lottatore. Mi ha messo in difficoltà, gli faccio i complimenti, ma sono chiaramente più contento per quello che ho ottenuto io. Ho immaginato durante il match che i miei turni di servizio fossero buoni: sapevo che per giocare una buona finale avrei dovuto mettere in campo il mio miglior tennis, e l’ho fatto. In pochi giorni sono passato dalla terra all’erba: lì per lì ero un po’ scombussolato, ma mi sono subito adattato, e sono pronto per Wimbledon».

20 giugno 2021 (modifica il 20 giugno 2021 | 17:48)