Fashion

Dior Cruise 2022: tutti i look della sfilata ad Atene

Sfila allo stadio Panathinaiko una collezione che reinterpreta il mondo classico, adattandolo al giorno d'oggi creando una moderna mitologia di simboli e idee
Dior
Courtesy Dior/Ria Mort

Quando scende la sera, Atene ha il profumo dell'estate: la foglia d’ulivo sprigiona il suo aroma denso e salato, l’acanto quasi secco ha un sentore di terra, dall’alto delle colline coperte di pini giunge la fragranza polverosa del marmo dello stadio Panathinaiko. Qui, Dior pianta oggi un bocciolo di rosa, in una sfilata che è spettacolo di se stessa, mise en abyme dell’eredità culturale della maison e del suo desiderio di rendere la moda una filosofia di scoperta del femminile. 

Sin dalla prima collezione nel 2017, Maria Grazia Chiuri dà una sua definizione dell’abbigliamento contemporaneo, rendendolo manifestazione visiva di un pensiero critico che ha origine proprio ad Atene. In Grecia, la direttrice creativa trova la coordinata perfetta nel crocevia delle mete Dior, matrice della bellezza che ha plasmato l’estetica occidentale. Con la Cruise 2022, Maria Grazia sceglie ancora di farci viaggiare, dopo la Puglia e il Messico e Marrakech, in una destinazione che ancora non aveva toccato, organizzando tappa per tappa questo percorso a ritroso nella comprensione del Tempo. 

Ecco allora, attraverso una serie di 5 curiosità inedite, i look dello show Dior Cruise 2022.

Dior prima e dopo: passato e presente si incontrano ad Atene

È il 1951 quando Christian Dior si reca per la prima volta ad Atene, un paradigmatico viaggio di lavoro per presentare la nuova collezione di alta moda primavera-estate. Le modelle, mutate in cariatidi couture, posano fra le rovine dell'acropoli greca, aprendo un varco temporale che connette il passato e il presente in un continuum estetico. Fotografata da Jean-Pierre Pedrazzini per la rivista Paris Match, la silhouette ‘Longue’ fa il suo ingresso nel cosmo Dior, con il suo intreccio sotto il seno e la gonna peplo ricalcata sulle fluidità della Nike di Samotracia e sul rigore quasi sacrale delle statue di Artemide, Afrodite, Demetra

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Seguendo un percorso di neoclassicismo tessile iniziato da Madeleine Vionnet e Madame Grès, Dior poggia le basi per il ritorno all'ellenismo. Oggi, anche Maria Grazia Chiuri si cimenta in una reinterpretazione dell'immaginario della Grecia Antica, sviando dallo scontato e dal banale per proporci immagini inedite di dee in seta bianca che al sandalo prediligono un paio di sneaker. Il monospalla e il drappeggio non mancano nella Cruise 2022, ma l'approccio è quanto di più lontano dal mainstream del classicismo a oltranza. Motivi optical di pied-de-poule argento e linee d'oro sostituiscono il bianco panna del peplo in lana, ma i design sono quelli che le donne di Atene indossavano nei secoli a.C., come il mini dress di taglio dorico in nero o beige, con volumi sul petto e sulla gonna.

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La mitologia del drappeggio: Maria Grazia Chiuri e la reinterpretazione dei miti

Da novembre, la designer si è immersa nello studio della mitologia greca per trarne ispirazione ma anche per comprendere le peculiarità dei suoi protagonisti ed esprimerli in altrettanti riferimenti. Ciò cui assistiamo non è però una citazione fine a sé stessa, quanto piuttosto una ripresa del concetto stesso di mitologia, reinterpretato in chiave Dior. 

Presenti nella collezione tutti i simboli della leggenda Dior: la stella sotto la suola delle sneakers che parla della superstizione del couturier, la stampa Dior Oblique con la sua grafica inconfondibile sui capispalla, l'immancabile lettering che decora le borse, la giacca Bar che si tinge del bianco marmoreo delle colonne. L'occhio appassionato non potrà al contempo perdersi gli omaggi al culto politeista, con farfalle d'oro svolazzanti sui bijoux in onore a Psiche, o la tela di Arachne che si dipana sull'abito indossato dalla cantante Ioanna Gika. Più sottili i riferimenti ad Arianna e Penelope, donne legate da un filo che gioca il ruolo del destino, che Maria Grazia Chiuri e Christiana Soulou, artista e studiosa, greca traducono in grafiche stampate e innovative trame jacquard.

Il divino femminile: ogni abito è espressione di un’idea

Il tema del femminismo è sempre cruciale nella creazione Dior, ma questa volta compie un passo ulteriore rispetto alla più semplice menzione d'onore di artiste e personaggi vari, spingendoci verso una matrice religiosa. Il femminile è divino nel mondo antico e in tutti i suoi culti, ma esprimere un simile concetto attraverso un design, senza ricorrere allo slogan, è un'impresa apparentemente impossibile. Maria Grazia ci riesce, inglobando un principio di divinità nella pratica più umana dello sport

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Attraverso la scelta della sneaker, unica calzatura a comparire in passerella, la direttrice creativa suggerisce il potere insito nel volersi mettere alla prova, nel voler emergere al di sopra della massa, nel diventare (davvero) divini spingendosi oltre i propri limiti. Per questo, la donna Dior corre in abito da sera, indossa l'accappatoio da lottatore, la cuffia da nuotatore, in quella stessa arena dove nei secoli addietro oltre 70mila spettatori assistevano ai giochi sportivi. Trattandosi di Grecia (e di Dior) non poteva mancare l'elemento spettacolare, chiave di volta e di lettura dell'intera collezione. Lo show si chiude su un abito couture dalle sembianze di cigno, ode a Leda concupita da Zeus tramutatosi in animale, madre dei Dioscuri e di Elena. Da lei nasce la causa della guerra di Troia, scaturisce l'esilio di Enea: da lei hanno origine Roma e l'intero bagaglio culturale d'Europa. 

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Di arte e artigianato: la tradizione greca si trasforma in couture

La maison non si limita a fare leva sui suoi punti di forza, ma sceglie di valorizzare la bellezza locale attraverso collaborazioni con numerosi artisti. Per la Cruise 2022, Maria Grazia Chiuri chiama a sé artisti, intellettuali e artigiani, creando un equipe di esperti e connaisseur delle tradizioni antiche. Imperativa la presenza di Pietro Ruffo, che anche in questa occasione realizza grafiche e disegni inediti raffiguranti atleti e fregi d'anfora, stampati sui vestiti. 

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Aristeidis Tzonevrakis è sarto e ricamatore, la sua bottega una nicchia fuori dal tempo ad Argo, nella regione del Peloponneso, che realizza in esclusiva una borsa Book Tote e una versatile giacca sportiva. Chiudono il cerchio Silk Line e Atelier Tsalavoutas, rispettivamente un'azienda di tessitori di seta esperti nella lavorazione jacquard, con sede in Tracia, e una realtà familiare nata nel 1936 che produce cappelli da pescatore, come una volta, a mano e con amore. 

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Il concetto di viaggio, dallo studio dell’Odissea a quello nella storia della moda

Come ogni artista, Maria Grazia Chiuri guarda al suo passato, vagheggiando i suoi viaggi giovanili e le letture liceali dell’Odissea. Nella collezione Dior Cruise 2022, il tema del viaggio assume il connotato di esplorazione: non si tratta di un mero osservare, quanto più di un sondare le verità dei luoghi e dei tempi per trarne conoscenza, insegnamenti, ispirazione. 

Il ritorno al passato della maison, così come la trasferta Parigi-Atene, è espresso in ampie borse pronte a contenere l'essenziale, in calzature comode per girare a piedi, nel capospalla impermeabile che prepara a qualunque evenienza, in un'estetica complessiva versatile che dagli scavi nell'acropoli si ricicla per una cena profumata di origano lungo le spiagge di Lindos. 

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