Salvini vede Draghi: «D’accordo su riforme giustizia e fisco. Mascherine? Punizione inutile e ingiusta»

«È tempo di restituire a italiani lavoro e libertà», ha detto Matteo Salvini dopo l’incontro a Palazzo Chigi con Mario Draghi, chiesto dal leader della Lega per parlare di stato di emergenza e dell’obbligo delle mascherine all’aperto. «Con il premier c’è sintonia su tutto», ha detto Salvini, aggiungendo: «Spero che nell’arco non dico poche ore, ma magari di pochi giorni l’Italia possa tornare alla libertà di respiro, togliendo le mascherine almeno all’aperto. C’è una riunione del Cts domani spero che ci sia una risposta chiara anche sulle discoteche». Alla domanda sull’ipotesi che sta circolando in queste ore sullo stop all’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto fino al 15 luglio, Salvini ha risposto: «Adesso siamo a metà giugno e dobbiamo andare in giro mascherati per un altro mese con una situazione ormai evidentemente sotto controllo in tutta Italia che è quasi tutta bianca? Mi sembra una punizione assolutamente inutile e ingiusta».

Della proroga allo Stato d’emergenza «ne riparleremo a fine luglio ma mi pare che la situazione sia tornata sotto controllo», ha specificato poi Salvini. Il leader del Carroccio ha inoltre spiegato che con Draghi «c’è sintonia sulle riforme, dal fisco alla giustizia». «Un tema aperto e caldo su cui ho chiesto l’intervento diretto del premier è anche il tema degli sbarchi. Sono triplicati. Non è possibile che l’Italia sia meta di traffici e arrivi illegali. Aspettiamo di sapere se c’è un ministro dell’Interno».

Poco prima dell’incontro con il premier, a proposito di Covid e mascherine, Salvini a Radio Anch’io aveva premesso: «Ne parlerò con Draghi. Se tutta Europa sta andando in questa direzione dobbiamo considerare anche noi questa opportunità. Prendo atto della realtà, in queste ore c’è un dibattito, non penso siano matti. In Italia sono rimasti meno di 3 milioni di over 60 non vaccinati, penso che lasciare anche in estate con 40 gradi l’obbligo delle mascherine all’aperto, e anche lo stato di emergenza che di fatto non c’è, non vada bene».