Maturità. Bianchi a Rainews24: "Avanti ragazzi con orgoglio. No formula light, esame a pieno titolo"
"Gli studenti - ha sottolineato il ministro dell'Istruzione - hanno lavorato moltissimo per raggiungere il risultato di oggi". "E' stato un biennio difficile, ma salvo tutto" aggiunge
"Avanti ragazzi, con grande orgoglio". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, dando su Rainews24 il suo 'in bocca al lupo' agli studenti che da questa mattina affrontano l'esame di Maturità.
"I ragazzi - ha sottolineato Bianchi - hanno lavorato moltissimo per raggiungere il risultato di oggi. E' un esame a pienissimo titolo". Di questo biennio, ha aggiunto "salvo tutto, salvo le difficoltà, il fatto che ci siamo trovati ad utilizzare strumenti che prima non c'erano, salvo anche la fatica dei ragazzi e del nostri insegnanti, perché non bisogna dimenticare le cose, bisogna elaborarle, farle proprie e trasformarle in fatti positivi. Guai a dire è stata una parentesi, la chiudiamo e facciamo finta che non ci sia stata. No, è stata una cosa faticosa, conquistata, difficile, e i nostri ragazzi devono portare dentro di loro anche i risultati, il risultato di questo esame che è un grande risultato".
"Verso scuola più aperta, capace di usare nuove tecnologie"
"Stiamo lavorando noi, così come stanno lavorando tutti i Paesi. Cominceremo lunedì sera il G20 dell'Istruzione, in tutti i Paesi stiamo affrontando gli stessi temi. Bisogna andare verso una scuola più aperta, capace di utilizzare gli strumenti di questa epoca con capacità critica mettendo i ragazzi di ogni paese in contatto tra di loro". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a Rai News 24. "Quindi - ha aggiunto- una scuola che sia più capace di utilizzare tutte le tecnologie digitali che abbia più il senso della grande battaglia per la sostenibilità che tutti stiamo facendo nel mondo e che permetta ai ragazzi di disporre degli strumenti linguistici, matematici e logici che permettano loro di sentirsi cittadini del mondo".
"Migliaia di persone stanno lavorando per tornare in presenza" a settembre, "ma una presenza diversa, più inclusiva del passato: non possiamo lasciare indietro nessuno. Una presenza che deve sapere usare tutti gli strumenti di espressione, che i nostri ragazzi sanno usare meglio di noi e devono diventare patrimonio di tutta la scuola, per allargare le connessioni, i rapporti e le relazioni della nostra scuola".
"Se ci vaccineremo tutti via le mascherine"
"Ce la faremo se abbiamo il senso profondo di cosa sia la mascherina: non e' una tassa da pagare, è uno strumento di protezione reciproca, non è un'imposizione, è una misura di tutela per gli altri. Se la situazione migliorerà da qui a settembre e permetterà a tutti di sentirsi sicuri, andremo anche oltre le mascherine. Se ci vaccineremo tutti andremo oltre le mascherine" ha detto ancora il ministro. La mascherina, ha ribadito, "non è un'imposizione ma una misura che deve essere usata con il buonsenso di tutti e io credo che il buonsenso sia un elemento fondamentale su cui basarci per sentirci tutti sicuri".