Che cos’è il downshifting, lo stile di vita minimalista che fa bene alla psiche e all'ambiente

Rallentare. Un'eresia? Forse no, e l'abbiamo capito un po' anche grazie alla pandemia. È tempo di ritrovare il tempo per se stessi e di vivere con meno. Ecco come
Che cosè il downshifting lo stile di vita minimalista che fa bene alla psiche e all'ambiente

Less is more. Vale per la filosofia del decluttering e oggi anche per quello che è stato definito downshifting. Il decluttering è stato portato alla ribalta da Marie Kondo e consiste nel liberarsi di tutto ciò che è superfluo – nell'armadio, in casa, nella vita -, tenendo solo ciò che è essenziale. Less is more è una filosofia di vita, che in qualche modo si ricollega al decluttering: avere meno, dire meno, fare meno dà valore aggiunto alla vita.

Oggi abbiamo anche il downshifting, una sorta di upgrade di tutto questo. Si parla spesso di qualità di vita e di abitudini sane, ma la parola stress è ormai all’ordine del giorno e ci siamo abituati a convivere con stati di ansia e mancanza di sonno. E anche se sembrerebbe che tutto questo sia inevitabile, c’è una buona notizia: non è così. Però dobbiamo essere disposti a rimettere in discussione il nostro stile di vita - e probabilmente a stravolgerlo - per recuperarne uno che rispetta l’ambiente, la psiche e l’intrinseca bellezza della cose semplici.

Questo è downshifting: rallentare, sfuggire dal materialismo ossessivo e dal consumismo, abbracciando una filosofia minimalista. La promessa è che, applicando il downshifting, infatti, guadagneremo maggiore libertà, miglioreremo la produttività e le relazioni, diminuiranno pressioni e inutili paragoni, e avremo tempo per ciò che è davvero importante.

Un programma ambizioso, ma come metterlo in pratica? Lo abbiamo chiesto agli esperti di Guidapsicologi.it, che ci hanno illustrato quali sono le ragioni e i benefici di fare downshifting, per la salute della psiche, ma anche dell'ambiente.

Una migliore qualità della vita

Il downshifting si basa sull’idea di rallentare, scalare la marcia, e ricercare la semplicità, sfuggendo dal materialismo ossessivo, che ha portato con sé una serie di patologie che mettono a dura prova l’individuo a livello psicofisico: ansia di possedere, ansia di guadagnare per spendere, ansia di apparire, ansia di mostrare oggetti considerati status symbol, ansia nelle relazioni sociali…

Ma quali sono le conseguenze di questa ossessione, di questo rincorrere chimere fatte di superficialità? Spremere fino all’ultimo se stessi e il pianeta, dissolvere la relazione profonda uomo-natura, allontanarsi da se stessi e dai propri cari, e molto spesso si finisce per indebitarsi e lavorare per pagare ciò che abbiamo già acquistato, spinti da una cultura che induce bisogni non reali. Tutto ciò causa una perdita di valori.

Con il downshifting si mette in atto una sospensione. Si fa un passo indietro e si recupera quello che è l’essenza della vita, liberata da tutte le sovrastrutture imposte dalla società.

Tutte le cose più belle della vita sono gratis

Tutte le cose importanti e belle, quelle che ci fanno stare bene e che condizionano il nostro essere in profondità, non sono certo l’ultimo modello di smartphone o un paio di scarpe, ma beni molto più grandi che non si possono comprare. Stiamo parlando di affetto, amore, stima, ridere, giocare, un buon libro, una giornata in mezzo alla natura, una passeggiata, l’alba, un cielo stellato, un tramonto, i profumi dei fiori… Se ci fermiamo a pensare, non serve un gran conto in banca per permettersi di godere di questi piaceri, anzi. Il problema è che spesso ce ne dimentichiamo, perché persi a rincorrere quei beni materiali in cui identifichiamo erroneamente la chiave del nostro benessere e della nostra felicità. Sfuggiamo dall’accumulo di beni non necessari e concentriamoci sul mondo, sulle persone care e sulle relazioni.

La relazione con il denaro

Il denaro è fondamentale per vivere bene, per avere una base di sicurezza in caso di necessità. Non c’è nulla di male nell’essere risparmiatore e nel voler mettere da parte un fondo per sé o per la propria famiglia. La nostra società si fonda sulla compravendita di beni e servizi, e il denaro è il filo conduttore che regola questi interscambi. Di conseguenza è importante, in quanto parte di questa società, essere in condizione di poter acquistare con denaro.

Questo non significa essere avari, semplicemente rispettare il denaro e non sperperare per fomentare un sistema materialista fondato sul consumismo. Impariamo a riflettere prima di fare un acquisto, a pensare se davvero è necessario o se si tratta di un bisogno indotto. Impariamo a vivere con ciò che guadagniamo, come afferma Tracy Smith nel Manifesto del Downshifting. Basterà eliminare gli acquisti compulsivi e gli sprechi energetici per renderci conto che possediamo più denaro di quello che immaginavamo, e per essere autori di un atto d’amore verso noi stessi e verso l’ambiente.

Il tempo è il bene più prezioso

Riportiamo al centro il bene più prezioso, e ricordiamoci del suo immenso valore. Il tempo è un concetto che fin dagli albori della storia del pensiero gioca un ruolo fondamentale. Diceva Sant'Agostino, “io so che cosa è il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo”, arrivando alla conclusione che “il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro”.

Discorso ripreso da Heidegger, che si oppone al tempo misurabile della scienza, cronos, un tempo oggettivo e quantitativo, misurabile e calcolabile, il tempo dell’orologio, ciclico. Il filosofo tedesco apprezza la visione agostiniana proprio perché riporta il tempo a una dimensione soggettiva, personale, al sentire dell’individuo, e fa un passo in avanti.

Il tempo è il tempo dell’esistenza, è ciò che i greci chiamavano kairos. Un tempo qualitativo, il momento buono per agire e per decidere. Ed è proprio questa concezione di tempo lineare, fatta di attimi tutti diversi tra loro, che dobbiamo recuperare per ritrovare l’armonia con il mondo e con noi stessi.

Come fare downshifting e perché

Passare a uno stile di vita minimalista apporta numerosissimi vantaggi, sia al soggetto che all’ambiente. Qui sotto e nella nostra gallery, ecco alcuni suggerimenti per passare dalla teoria alla pratica e i relativi benefici che ne conseguono.

1.Andare a piedi o in bici: si risparmia benzina e non inquina. 2.Usare acqua e energia con attenzione: si riducono i costi e non si inquina. 3.Evitare il formato usa e getta se non è necessario: si risparmia e si evita di produrre rifiuti inutili. 4.Comprare prodotti in scadenza e fare spese pianificate: si evita di sprecare e buttare cibo e si ottimizzano i costi. 5. Viaggiare fuori stagione: c’è meno gente, è più economico, e si produce meno stress per l'ambiente. Vi sono luoghi in cui si crea un affollamento che mette a dura prova l’ambiente, e non è sano nemmeno per l’individuo che dovrebbe riposare e rilassarsi. 6. Il lavoro non è tutto: prediligere un lavoro che ci permette di dedicare tempo a noi e ai nostri cari, perché non vi è motivo per lavorare più del necessario. Trovare il giusto equilibrio tra tempo per lavorare e tempo per sé è fondamentale per conquistare armonia e libertà. 7.Ridurre la dipendenza dalle tecnologie: si riduce al tempo stesso l’inquinamento tecnologico e lo stress sul soggetto. 8.Diminuire la dipendenza dagli oggetti materiali e preferire ambienti ordinati e semplici: si risparmia denaro e tempo di ordinare, si è più liberi e meno stressati, e si combatte l’iperproduzione che grava sulle risorse naturali e sulla salute del pianeta. 9.Ridurre il consumo di informazioni e social network: fermiamo questo flusso inopportuno di informazioni. Impariamo a disconnettere e a frenare ossessivi meccanismi di confronto. 10. Dare il giusto valore al tempo e recuperare un concetto di lentezza e riposo ormai persi: recuperiamo la libertà che solo la disponibilità di tempo può garantire. Fermiamoci e riposiamo, facciamo le cose senza fretta, godiamo dei momenti senza correre. Solo così potremo riuscire a vedere ciò che conta davvero e introdurre un profondo cambiamento nelle nostre vite.

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