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MONDO

Il summit

Biden: l'impegno degli Stati Uniti su mutua difesa Nato è incrollabile

Al centro della discussione le questioni attinenti alla sicurezza transatlantica, incluse le relazioni con la Russia e le implicazioni della crescita della Cina, ma soprattutto sul processo di riflessione strategica "NATO 2030"

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I 30 capi di Stato e di governo dei Paesi alleati si sono riuniti ieri nella sala del summit, dopo aver partecipato ai saluti di rito, alla foto di gruppo e a una cerimonia inaugurale che si è tenuta nel grande atrio coperto della nuova sede, con musiche e giochi di luci e immagini proiettati da un totem a schermi.

"E' una gran cosa rivedersi di persona di nuovo. Europa e Nordamerica non sono soli. I 30 Paesi attorno a questo tavolo - dice il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg - sono tra le democrazie più forti del mondo, rappresentano quasi un miliardo di persone e metà dell'economia mondiale. Raccolgono oltre metà della forza militare mondiale: quando stiamo insieme, possiamo superare qualsiasi minaccia alla nostra sicurezza". Stoltenberg ha sottolineato che viviamo in un'era di"grandi sfide", citando la "competizione globale, il terrorismo, l'instabilità regionale, i cyber attacchi e il cambiamento climatico". Stoltenberg ha poi ricordato che "nessun continente e nessun paese può affrontare queste sfide da solo". 

Biden: "Russia e Cina nuove sfide"
"Voglio che l'Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono. Come nella Seconda Guerra Mondiale". Così il presidente Usa Joe Biden nel suo incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg a margine del summit di Bruxelles. Biden, alla sua prima partecipazione nella nuova veste, ha sottolineato che "una Nato forte è un bene per l'America e un bene anche per l'Europa". Soprattutto in tempi di nuove sfide, come la Russia "che non sta agendo in modo coerente con quanto avevamo sperato, e pure la Cina". Biden ha poi lodato l'articolo 5, che sancisce che "un attacco a uno Stato membro Nato è un attacco all'intera Alleanza", definendolo un "sacro obbligo" e si è congratulato con Stoltenberg per la sua leadership.



Nel corso del summit Biden con un post su Twitter ha ribadito: "La nostra alleanza Nato è più forte che mai. Oggi mi unirò ai nostri 29 alleati per discutere la nostra difesa collettiva, compresa quella dall'aggressione russa, le sfide strategiche della Cina, le maligne attività cibernetiche , il terrorismo e il cambiamento climatico".

Draghi: "Riaffermare l'alleanza con gli Usa"
Arrivando al quartier generale della Nato per il summit dell'Alleanza Atlantica, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha ribadito l'importanza del summit, che è una "continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state come dire indebolite dalla precedente amministrazione. Pensate che la prima visita del presidente Biden è in Europa, provate a ricordarvi la prima del visita del presidente Trump". "Siamo qui anche per la riaffermazione dell'Ue. L'Unione europea più forte significa una Nato più forte", ha detto.



La foto di famiglia
Prima dell'inizio dei lavori i leader dei Paesi della Nato hanno partecipato alla foto di gruppo e hanno seguito la presentazione multimediale dell'Agenda Nato 2030.

Il summit
Il summit come "momento cruciale per l'Alleanza e occasione per aprire un nuovo capitolo". Questa è stata la premessa della riunione dei 30 capi di Stato e di governo dell'Alleanza Atlantica a Bruxelles come ha ribadito il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, con Russia e Cina al centro della discussione. "La nostra relazione con la Russia è al punto più basso dalla fine della Guerra fredda, questo a causa delle sue azioni aggressive", ha detto Stoltenberg che annuncia comunque il dialogo, "non un segno di debolezza ma di forza". Con la Cina - ha detto prima dell'apertura della riunione -  "ci si può impegnare su clima e controllo armamenti ma il suo comportamento aggressivo e la sua crescente influenza pongono delle sfide all'Alleanza. Non è il nostro avversario, non il nostro nemico". 

La Cina, nodo cruciale
Che la Cina sia un argomento cruciale lo si evince dalle dichiarazioni rilasciate dai leader prima del vertice. "La Cina non condivide i nostri valori. Abbiamo visto la repressione delle proteste democratiche in Hong Kong, la persecuzione delle minoranze in alcune parti del Paese e il controllo della popolazione con la tecnologia e i social media", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ricordando che il tema Cina non è mai stato inserito nel strategic concept (il foglio di rotta dell'Alleanza)  e perciò occorre assumere "una posizione comune". 

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto oggi che nessun Paese membro della Nato vuole una nuova Guerra Fredda con la Cina, sebbene ci siano alcuni problemi nelle relazioni con Pechino. "La Russia si è fatta più aggressiva che mai. La Cina sta erodendo spazio. La libertà non deve essere data per scontata. La Nato deve contrastare con forza la narrativa dei governi autoritari" sulla capacità di mantenere la sicurezza a costo della rinuncia alle libertà. "Lo dobbiamo fare con un messaggio forte ed estremamente coeso. Oggi al vertice Nato siamo determinati a farlo" anche attraverso azioni concrete", ha detto il premier canadese, Justin Trudeau, al forum del German Marshall Fund.

Sulla stessa linea la premier norvegese Erna Solberg: "Le attività militari di Pechino nel Mar Cinese Meridionale non sono in linea con ciò che riteniamo sia un buon comportamento", ha ribadito, precisando al contempo che è ancora "importante cercare la cooperazione" con la Cina, laddove è possibile.

NATO 2030
La riunione si svolge presso il nuovo quartier Generale della Nato a Bruxelles, dopo il vertice G7 e alla vigilia del vertice Ue-Usa e dell'incontro a Ginevra tra il presidente Usa Biden e il presidente russo Putin. L'appuntamento odierno è stato concepito - nelle intenzioni del Segretario generale Stoltenberg e dalla nuova amministrazione americana - come un'importante occasione per riaffermare al massimo livello politico la solidità del legame transatlantico e l'unità e coesione dell'Alleanza, in una fase di ulteriore adattamento della Nato alle sfide di sicurezza di un contesto internazionale sempre più complesso e in costante evoluzione.    

In primo piano le questioni attinenti alla sicurezza transatlantica (incluse le relazioni con la Russia e le implicazioni della crescita della Cina), ma soprattutto sul processo di riflessione strategica "Nato 2030", ovvero sulla fase dell'Alleanza, ad orizzonte decennale, del processo di adattamento al nuovo contesto di sicurezza internazionale e in cui per la prima volta avrà un ruolo importante la sicurezza climatica", spiega Stoltenberg. L'iniziativa è propedeutica al processo di revisione del concetto strategico della Nato (quello attuale risale al 2010), che dovrebbe concludersi entro il vertice del prossimo anno a Madrid.  "Si tratta di come rafforzare la nostra difesa collettiva, come rafforzare la nostra resilienza e affinare il nostro vantaggio tecnologico. E per la prima volta nella storia della Nato, anche rendere il clima e la sicurezza un compito importante per la nostra Alleanza", ha detto il segretario generale. "Per fare tutto questo, abbiamo bisogno di risorse per il nostro più alto livello di ambizione. E quindi dobbiamo investire di più", ha aggiunto.

"Accolgo con favore il fatto che siamo sulla buona strada. Ora abbiamo sette anni consecutivi di aumento della spesa per la difesa tra gli alleati europei e il Canada. E questi alleati hanno aggiunto in totale 260 miliardi di dollari extra per la difesa", ha spiegato ancora il leader della Nato. "Sono anche fiducioso che i leader della Nato accetteranno di investire di più insieme, per soddisfare il nostro più alto livello di ambizione. Questo è un moltiplicatore di forze e dimostra l'unità della nostra Alleanza. Quindi, sono assolutamente certo che le decisioni che prenderemo tutti insieme oggi invieranno un forte messaggio di unità, di risolutezza e che stiamo rafforzando la Nato in un'epoca di competizione globale", ha concluso Stoltenberg.

La prima volta della Macedonia del Nord
La Macedonia del Nord partecipa oggi per la prima volta a Bruxelles a un vertice Nato, dopo la sua adesione all'Alleanza atlantica nel marzo dello scorso anno, come 30/mo Paese membro. "Uno per tutti, tutti per uno, poiché insieme siamo più forti", ha scritto su Facebook il premier macedone Zoran Zaev, che al summit odierno è accompagnato dai ministri degli esteri Bujar Osmani e della difesa Radmila Sekerinska. Dei Paesi della ex Jugoslavia fanno parte della Nato anche Slovenia, Croazia e Montenegro.



"Turchia in prima linea contro la lotta al terrorismo"
''La Turchia è in prima linea nella lotta al terrorismo, sia all'interno della Nato, sia nelle altre piattaforme internazionali''. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel suo videomessaggio inviato al vertice Nato sulla stabilità. Il presidente turco si è inoltre impegnato a contribuire alla pace e alla stabilità globali collaborando con i suoi alleati e mettendo a disposizione una "economia dinamica, una forte industria della difesa e la sua politica estera". Parlando della posizione geografica della Turchia, Erdogan ha affermato che ''siamo consapevoli della nostra importante responsabilità non solo per i nostri interessi  nazionali, ma anche per la sicurezza e la stabilità dell'area transatlantica e agiamo di conseguenza''.

Comunicato NATO
Nel primo paragrafo del comunicato, i leader dell'Alleanza ribadiscono il loro "fermo impegno" nei confronti del Trattato di Washington, fondativo della Nato, compreso quanto enunciato nell'Articolo 5, "che un attacco contro un alleato è considerato un attacco contro tutti noi". I 30 Paesi dell'Alleanza "continueranno a perseguire un approccio a 360 gradi per proteggere e difendere la nostra sicurezza indivisibile e per adempiere ai tre compiti principali della Nato di sicurezza collettiva, di gestione delle crisi e di sicurezza cooperativa".  "Le azioni aggressive della Russia costituiscono una minaccia alla sicurezza euro-atlantica; il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni rimane una minaccia persistente per tutti noi". Lo si legge nel comunicato finale del vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi Nato, che si è tenuto a Bruxelles. "Ribadiamo il nostro sostegno all'integrità territoriale e alla sovranità di Ucraina, Georgia e Repubblica di Moldova all'interno dei loro confini internazionalmente riconosciuti", si legge nella dichiarazione conclusiva del summit Nato di Bruxelles. Chiediamo alla Russia di ritirare, in conformità con i suoi impegni internazionali, le forze che ha di stanza in questi tre Paesi senza il loro consenso. Condanniamo fermamente e non riconosceremo l'annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia e denunciamo la sua occupazione temporanea. Le violazioni dei diritti umani contro i tatari di Crimea e i membri di altre comunità locali devono porre fine", si legge ancora. 

Draghi: "Pieno sostegno dell'Italia all'Alleanza del futuro"
"Pieno sostegno dell'Italia" ai tre compiti della Nato del futuro: "Difesa collettiva, gestione delle crisi, cooperazione in materia di sicurezza". Lo ha detto oggi il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, nel corso del summit Nato a Bruxelles. "I nostri obiettivi sono molteplici", ha continuato Draghi: "Mantenere la nostra superiorità tecnologica collettiva ed essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e sono una minaccia per le nostre democrazie; preservare la stabilità strategica e rinnovare anche i nostri sforzi per rafforzare il controllo degli armamenti e la non proliferazione; affrontare le implicazioni per la sicurezza dei cambiamenti climatici; rafforzare la nostra resilienza nazionale e la nostra capacità di affrontare i problemi globali". "Vorrei sottolineare l'importanza cruciale che l'italia dedica al rafforzamento della cooperazione Nato-Ue. Stiamo costruendo una UE più forte anche nel campo della sicurezza e della difesa, nella ferma convinzione del positivo contributo basato sulla complementarietà che l'architrave europeo può fornire per rafforzare ulteriormente la nato. Vorrei sottolineare a tutti i nostri alleati non appartenenti all'Ue che questo è ciò che inequivocabilmente intendiamo per autonomia strategica dell'Ue", ha detto il premier Mario Draghi intervenendo al summit Nato. Nel mondo "le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell'Alleanza più potente e vincente della storia", la Nato ha detto Draghi. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell'alleanza più potente e vincente della storia", ha continuato. "Mentre cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea, riconosciamo che la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali", ha sottolineato il presidente del Consiglio spiegando che "è essenziale che la Nato si rivolga alla comunità transatlantica". "L'Italia contribuirà alle spese della difesa, come sempre", ha sottolineato Draghi.

Stoltenberg: "Nuovo capitolo, difendere i nostri valori da Cina e Russia"
"Oggi è stato il nostro giorno di ritorno a scuola. Oggi abbiamo aperto un nuovo capitolo e indirizzato le politiche di sicurezza", ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del vertice nel quartier generale della Nato a Bruxelles. Stoltenberg ha evidenziato il "forte impegno degli Usa" nell'alleanza e l'importanza di difendere i "nostri valori" e interessi in un'epoca di competizione specialmente con la Cina e la Russia. I leader della Nato hanno chiesto "una risposta all'espansione della Cina specialmente nello spazio e nel settore informatico". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del vertice dell'Alleanza atlantica a Bruxelles, precisando che Pechino sta espandendo la sua "influenza" e il suo "arsenale" e sta sviluppando "sistemi sofisticati". "Sulla base dei nostri interessi vediamo l'opportunità di dialogare con la Cina sul controllo degli armamenti e sui cambiamenti climatici": ma "i leader hanno concordato che bisogna agire come alleati sulle sfide" poste da Pechino, come "la rapida espansione dell'arsenale nucleare" che rappresenta un elemento di "preoccupazione" per la Nato. Ha concluso Stoltenberg alla fine del vertice dei capi di Stato e di governo a Bruxelles.

Erdogan: lavorerò con Biden per aumentare cooperazione
La giornata si è conclusa con il meeting Biden-Erdogan. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha riferito che il suo incontro con Joe Biden a margine del summit Nato è stato produttivo e sincero e che lavorerà con il presidente americano per aumentare la cooperazione in futuro, auspicando che sia ripristinato il meccanismo di dialogo comune. Erdogan ha anche ricordato che ha una amicizia di anni con Biden. "Nei rapporti tra Stati Uniti e Turchia non ci sono questioni che non possano essere risolte con il dialogo" e per questo si è deciso di aprire "canali di dialogo regolari", ha aggiunto Erdogan, sottolineando che "le aree di collaborazione sono maggiori di quelle problematiche" e che gli Usa restano "un partner strategico". 



La conferenza stampa di Biden parte dalla pandemia
Gli Stati Uniti si stanno avvicinando alla ''triste pietra miliare'' dei 600mila morti a causa del  coronavirus. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden nel corso di una conferenza stampa al termine del summit della Nato a Bruxelles, dove ha lanciato un appello: ''Se non lo avete già fatto, vaccinatevi. Vi prego, fatelo il prima possibile''. Perché ''dobbiamo sconfiggere  questo virus''. Scegliendo la pandemia come primo argomento della sua conferenza  stampa, Biden ha detto che abbiamo fatto ''enorme progressi negli Stati Uniti. La maggior parte del Paese sta tornando alla normalità e  la nostra economia cresce alla guida del mondo. Ma ci sono ancora  troppe vite persone. Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto 370 o  morti al giorno''. E ''quasi 600mila persone hanno perso la vita'', ha aggiunto.

"Nato, impegno Usa incrollabile"
Il presidente americano Joe Biden ha quindi ribadito che l'impegno Usa verso l'art. 5 del trattato Nato sulla muta difesa è "solidissimo e incrollabile".

La Turchia
Sono stati compiuti ''progressi tra Stati Uniti e la Turchia'' dopo l'incontro ''positivo e produttivo'' avuto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato Biden. ''Con il presidente turco abbiamo discusso una serie di questioni'' e ''continueremo a parlarne'', ha aggiunto. Al termine del colloquio con Erdogan, Biden aveva parlato di un ''importante incontro''.

"Con Putin chiarirò linee rosse"
''Non vogliamo un conflitto con la Russia'', ma ''l'America è tornata'' e continueremo a ''difendere i valori democratici'', ha aggiunto Biden. La morte di Alexey Navalny sarebbe una tragedia, mostrerebbe che la Russia non vuole seguire le norme internazionali, ha affermato Joe Biden, sottolineando che dirà al presidente russo Vladimir Putin che ci sono delle 'linee rosse' che non si possono superare. Biden ha inoltre promesso di difendere "l'integrità territoriale" dell'Ucraina, minacciata da Mosca.

"Chiarirò al presidente Putin che ci sono aree in cui possiamo  cooperare, se lo vuole - ha detto Biden - Se sceglie di non cooperare  e agisce come ha fatto in passato in merito alla sicurezza informatica e ad altre attività, allora risponderemo. Risponderemo a tono", ha  detto Biden. "Non cerco un conflitto con la Russia, ma risponderemo se la Russia continuerà le sue attività dannose. E non  mancheremo di difendere l'alleanza transatlantica o di difendere valori democratici'', ha aggiunto.

Il presidente americano ha spiegato di aver parlato con Putin in passato e lo ha descritto come "brillante" e "duro". Biden quindi detto che è difficile parlare di qualcosa che non è ancora avvenuto e che potrà essere più preciso dopo l'incontro di mercoledì. "Sarò  felice di parlare con voi quando sarà finita, non prima'', ha detto rivolto ai giornalisti.