Djokovic vince il Roland Garros e regala la racchetta a un ragazzino «Tifava e mi dava consigli tattici»

di Marco Calabresi

Il numero uno del mondo conquista il 19esimo Slam con la spinta di uno spettatore speciale: «Mi diceva: ‘’Tieni il servizio, vai sul suo rovescio’’».

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C’è una persona che a Parigi era più felice di Novak Djokovic. Un ragazzo a cui Nole ha regalato la sua racchetta. «Mi ha dato la tattica giusta», ha detto il serbo dopo aver conquistato il suo 19° Slam, per la seconda volta ha vinto il Roland Garros. Era stremato, Djokovic, messo sotto nei primi due set da Stefanos Tsitsipas: poi si è rialzato, aiutato dal suo fisico, dai suoi colpi, dalla sua tenacia e e anche dall’incitamento di un tifoso speciale.

«In pratica è stato nel mio orecchio per l’intera partita, specialmente quando avevo due set da recuperare - le parole del numero 1 del mondo -. Mi stava incoraggiando. In realtà mi stava anche dando delle indicazioni tattiche». Ma di che tipo? «Tieni il servizio, prendi una prima palla facile, poi detta il gioco, vai al suo rovescio. Mi stava letteralmente allenando. È stata una cosa molto molto bella. E dargli la mia racchetta alla fine della partita è stato un segno di gratitudine verso di lui che mi ha sempre sostenuto».

Nole non ha il seguito planetario di Federer, né il tifo caldo di Nadal. Da sempre è abituato a giocare in stadi freddi nei suoi confronti, anche stavolta a Parigi la maggior parte del pubblico era per Tsitsipas, il greco era alla sua prima finale in uno Slam. Anche questo sottolinea l’enorme forza mentale del serbo. E comunque non è stato l’unico regalo di un pomeriggio magico a Parigi. Dopo la racchetta, Nole ha dato un capellino rosso a un altro ragazzino in tribuna, fermandosi a parlare con lui per qualche minuto. Anche quel bambino è tornato a casa con ricordi indimenticabili.

13 giugno 2021 (modifica il 15 giugno 2021 | 07:20)