Speranza: «No ad Astrazeneca sotto i 60 anni per prima e seconda dose, le Regioni si devono allineare»

di Carlotta De Leo

Il ministro della Salute: ««Il mix vaccini è già usato da altri paesi con risultati incoraggianti con risposta immunitaria anche migliore. La vaccinazione è l’arma che abbiamo per chiudere questa fase. Lunedì due terzi del Paese sarà in zona bianca»

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«Abbiamo un messaggio chiaro su AstraZeneca: evitare l’uso sotto i 60 anni sia per la prima sia per la seconda dose. Per questo per la seconda dose si useranno vaccini mRna (Pfizer e Moderna, ndr). Questa è una posizione chiara, netta delle nostre autorità e chiediamo alle autorità regionali di allinearsi ai piani nelle prossime settimane». Incontrando i giornalisti per fare il punto sulla campagna di vaccinazione anti-Covid dopo lo stop di AstraZeneca agli under 60, il ministro della Salute Roberto Speranza, assicura: «Il mix vaccini è già usato da paesi importanti come la Germania da diverse settimane e i risultati sono incoraggianti. Vi sono alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia addirittura migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino».«Domani è un giorno importante perché due terzi del Paese sarà in zona bianca a testimonianza il positivo andamento della campagna di vaccinazione , arrivata a 42 milioni di somministrazioni, con un italiano su due che ha avuto la prima dose. Continuiamo a lavorare insieme in squadra»ribadisce il ministro.

La vaccinazione e la zona bianca

Speranza ha voluto mandare un segnale alle Regioni che più avevano espresso perplessità sul mix di vaccini, ribadendo che siamo davanti a una posizione unanime « delle nostre autorità scientifiche di cui abbiamo la massima fiducia, e chiediamo agli enti territoriali di allineare i piani» . «Le Regioni devono adeguarsi alle nuove indicazioni nelle prossime settimane» ribadisce Speranza .«Domani due terzi del Paese sarà in zona bianca e questo ci consente di guardare con fiducia e molte altre regioni potranno andare in zona bianca con questi dati. Siamo fiduciosi che il numero dei morti possa scendere e spero che il 95% degli italiani sia in zona bianca nei prossimi 7 giorni e poi tutta Italia in zona bianca» dice il ministro.

AstraZeneca sarà ancora usato per gli over 60

«Abbiamo un messaggio chiaro su AstraZeneca - spiega il ministro della Salute - cioè vietare l’uso sotto i 60 anni e questo vale sia per la prima sia per la seconda dose e per questo per la seconda dose si useranno vaccini mRna. Seguiamo le indicazioni della scienza: AstraZeneca sarà ancora utilizzato per gli over 60». Speranza sottolinea come le nuove indicazioni siano state prese all’unanimità: «Il Cts ha lavorato molti giorni su come proseguire questa campagna di vaccinazione. E lo ha fatto in stretta connessione con ministero e Aifa. Le nuove indicazioni sono state decise all’unanimità dopo un confronto importante anche con Aifa, con la partecipazione del direttore Nicola Magrini e del presidente Giorgio Palu’»,.

Johnson&Johnson

«Per quanto riguarda il vaccino Johnson&Johnson già era vigente una raccomandazione per l’utilizzo sotto i 60 anni, il Cts ha espresso un giudizio differenziato rispetto ad AstraZeneca - aggiunge Speranza -. Penso che queste indicazioni le dobbiamo assumere tutte pienamente e consentono di affrontare la seconda tappa di questa campagna di vaccinazione che per me è l’investimento fondamentale».

Le indicazioni dell’Ema

«Io sto agli atti formali che produce Ema, con tutto il rispetto per ciascuno non possiamo stare ogni giorno alle interviste» spiega Speranza in riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini dell’Ema, in merito alla possibilità di vietare il vaccino AstraZeneca anche agli over 60. «Negli atti formali Ema è molto chiara per AstraZeneca e dà una indicazione di possibilità di utilizzo dai 18 anni in su. Le indicazioni dei nostri scienziati, insieme al ministero e all’Aifa, vanno nella direzione che io ho indicato, e cioè uso di AstraZeneca sopra i 60 anni sia per la prima sia per la seconda dose».

«Investimenti sul sistema sanitario»

«L’ausilio delle farmacie è molto importante. Nei prossimi mesi dovremo lavorare per rendere il piu’ possibile la campagna ordinaria, con un investimento sempre maggiore sulle diramazioni territoriali e capillari del Servizio sanitario nazionale. Tra queste diramazioni ci sono le farmacie ed anche i medici di medicina generale che svolgono un ruolo fondamentale» conclude Speranza.

13 giugno 2021 (modifica il 13 giugno 2021 | 18:30)