Il sondaggio: Meloni sorpassa la Lega di Salvini, il Pd è il primo partito (ma il centrodestra resta avanti). Il gradimento di Draghi al 70,8

di Cesare Zapperi

Il report settimanale di Ipsos vede i dem in testa con il 20,8%, davanti a FdI con il 20,5 e alla Lega con il 20,1. Per il premier 10 punti in più di gradimento in venti giorni

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Al primo posto il Pd (20,8%), al secondo Fratelli d’Italia (20,5) e al terzo la Lega (20,1). Un arrivo al fotofinish quello fissato dall’ultima rilevazione settimanale dell’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli. Tre partiti racchiusi in una manciata di decimali, ed è già curioso. La lettura politica è duplice: da un lato, i dem risultano il partito più votato per la prima volta dal 2017; dall’altro, è una novità assoluta il sorpasso del partito di Giorgia Meloni su quello di Matteo Salvini.

Ma ad aggiungere materia di riflessione, ci sono i numeri del gradimento del presidente del Consiglio e del suo governo. Mario Draghi in ventuno giorni (dal 20 maggio al 10 giugno) passa da un indice di 61,3 a 70,8, quasi 10 punti. L’esecutivo nel suo complesso cresce dal 60,2 al 68,8. Risultati che beneficiano della forte accelerazione data alla campagna vaccinale e delle riaperture che hanno creato, almeno in buona parte, le condizioni per un ritorno alla normalità.

Tornando ai partiti, il sorpasso di Fratelli d’Italia ai danni della Lega conferma quanto sia agguerrita la battaglia per la leadership del centrodestra. La differenza è di pochi decimali, ma consolida la forte crescita dei consensi nel partito di Giorgia Meloni. Il confronto con i dati delle elezioni europee del 2019 rende l’idea: la Lega allora ottenne il 34,3% (suo massimo storico) mentre Fratelli d’Italia si fermò al 6,5%. Oggi, solo due anni dopo, sono testa a testa.

Le rilevazioni di Pagnoncelli riportano il Pd al primo posto dopo tantissimo tempo. Prima c’è stata la supremazia del Movimento 5 Stelle, poi è toccato alla Lega. Ora nello spazio di meno di un punto percentuale si ritrovano ben tre partiti (oltre ai dem, FdI e Lega), con la doverosa precisazione che quando la distanza è così ristretta il margine di errore statistico possibile è tale che il risultato può cambiare in brevissimo tempo fino a capovolgersi.

I numeri, invece, possono avere un maggior valore se si guarda l’andamento nel corso delle settimane. I trend sono abbastanza chiari: la Lega mostra un lento ma costante cedimento (due punti in meno rispetto a fine maggio), Fratelli d’Italia va in senso opposto (due punti in più), mentre il Pd rimane sostanzialmente stabile (il 20,8 di oggi è lo stesso che registrava ad aprile). Quanto agli altri partiti, tra i principali il Movimento 5 Stelle continua la marcia in discesa e arriva al 14,2 (anche in questo caso, due punti in meno in un mese), mentre Forza Italia con il 9,2 raggiunge il picco più alto dal dicembre scorso.

I dati Ipsos mettono in evidenza anche i consensi che raccoglierebbero le coalizioni. Il centrodestra rimane in forte vantaggio (49,8%), rispetto ad un centrosinistra che ottiene risultati diversi a seconda dei possibili assetti: nella versione giallorossa (Pd-M5S e sinistra) vale il 38,8; con dentro anche i partiti centristi (da Italia viva ad Azione e +Europa, contrari però a un’alleanza con i 5 Stelle) raggiungerebbe il 45,3; come solo centrosinistra (senza il M5S) si fermerebbe al 31,1.

13 giugno 2021 (modifica il 14 giugno 2021 | 00:27)