Interamente realizzato a Cuba, ecco perché è già stato rinominato lo “smartphone socialista”. La perla dei Caraibi si tuffa nel mondo dei cellulari e lo fa – manco a dirlo – in modo rivoluzionario e autarchico: l’azienda di Stato Gedeme produrrà infatti il primo smartphone al mondo realizzato e assemblato in un unico Paese. 
I primi prototipi arriveranno entro fine giugno fa sapere il produttore: saranno solo 6mila esemplari in questa prima fase sperimentale e si avvarranno di NovaDroid come sistema operativo. 

NovaDroid è una versione alternativa di Android sviluppata dall’Università di Scienze Informatiche (USI), un sistema operativo «fatto dai cubani e per i cubani», capace di adattarsi alle esigenze dei cittadini dell’isola che non possono accedere a tutti i servizi tecnologici.
L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal direttore generale di Gedeme, René Cano Diaz, che è intervenuto Radio Rebelde e la notizia è presto diventata virale. 

Il Paese socialista ha sempre puntato sull’auto-produzione dei prodotti e delle tecnologie, basti pensare alla recente scelta autarchica di realizzare tra i propri confini il vaccino anti-Covid, Abdala.

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