Governo

Via libera del Cdm a decreto su assunzioni per Recovery e assegno unico

Le assunzioni sono legate al Recovery plan. Le «misure urgenti in materia di assegno temporaneo per i figli minori» sono valide da luglio a dicembre 2021

4' di lettura

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “ponte” che disciplina l’assegno unico nel 2021 per le famiglie che oggi non abbiano diritto ad altri assegni. Via libera anche al decreto legge per il reclutamento nella Pa, con le assunzioni legate al Recovery plan e procedure semplificate per i concorsi. Prima dell’ok il Cdm è stato brevemente sospeso per effettuare una verifica su una norma relativa al ministero della transizione ecologica guidato da Roberto Cingolani, che avrebbe chiesto il rafforzamento del suo ministero con l’arrivo di personale anche da società collegate. Tanto che alla fine si è optato per un decreto ad hoc per l’organizzazione del ministero per la Transizione ecologica da licenziare in una successiva riunione del Consiglio dei ministri.

Il Cdm, su proposta del Ministro Andrea Orlando, ha inoltre nominato Raffaele Tangorra, segretario generale del ministero del Lavoro, a commissario Anpal.

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Assegno unico alle famiglie in base all’Isee

Le «misure urgenti in materia di assegno temporaneo per i figli minori» sono valide da luglio a dicembre 2021. L’intento del governo è garantire per quest’anno l’assegno alle famiglie che oggi non godano di aiuti per i figli, come quelle degli autonomi fino a 50mila euro di Isee, e poi estendere la misura a tutte le famiglie nel 2022. Nel secondo semestre 2021 il beneficio medio dell’assegno unico per le famiglie sarà di 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Secondo le stime del governo a usufruire del nuovo assegno saranno circa 1,8 milioni di famiglie nelle quali sono presenti 2,7 milioni di figli minori. L'aiuto statale verrà corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia certificata con l'Isee.Per ottenere il nuovo assegno bisognerà presentare domanda on line all'Inps o ai patronati secondo le regole che saranno fissate dall'Inps entro il 30 giugno.

Da 1° luglio aumentano anche assegni familiari

Con l'assegno unico destinato per ora solo a lavoratori autonomi e disoccupati, arriva anche l'aumento degli assegni famigliari dei lavoratori dipendenti. Lo prevede l'art. 5 del decreto ponte varato dal consiglio dei ministri. In attesa che l'assegno unico entri in vigore dal primo gennaio 2022 anche per i lavoratori dipendenti il “decreto ponte” prevede di aumentare gli assegni familiari di 35,7 euro mensili a figlio per i nuclei familiari fino a 2 figli, per i nuclei familiari di almeno tre figli gli importi sono maggiorati di 55 euro per ciascun figlio. Questo aumento riguarderà circa 4 milioni di famiglie.

Assegno unico, Orlando: pilastro nuovo welfare per i giovani

«Dal primo luglio anticiperemo l’assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma così una nuova idea di Paese che prevedrà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee». Lo scrive su Fb il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

«Quasi 2 milioni di nuclei familiari finalmente riceveranno un assegno. Per chi già lo riceveva, sarà significativamente maggiorato». ha sintetizzato la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, uscendo da Palazzo Chigi.

I contratti a tempo determinato nella Pa

ll decreto sul «reclutamento» è arrivato in una versione alleggerita rispetto alle ambizioni iniziali, e concentrata sulle procedure e sulle assunzioni collegate in modo diretto e specifico agli interventi catalogati nel Pnrr. Si tratta di contratti a tempo determinato, per un massimo di 5 anni, che quindi non inciampano nello stop all'aumento delle spese correnti strutturali pronunciato giovedì dalla commissione Ue nelle Raccomandazioni all'italia.

Nella Pa oltre 20mila assunzioni

A far salire il contatore del reclutamento da Recovery oltre quota 20mila contratti è soprattutto il ministero della Giustizia. «Con il dl reclutamento verranno assunti 22 mila funzionari ed esperti per gli uffici del Processo e della giustizia amministrativa». Ad annunciarlo è il ministro per la Pa Renato Brunetta in conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il decreto legge Reclutamento.

Brunetta: nella Pa dirigenti anche esterni, stipendi mercato

«Abbiamo una Pa con dirigen za ingessata, con poca mobilità orizzontale e verticale. Abbiamo pensato che questa fosse la grande occasione per metterla in concorrenza con l’esterno» ha aggiunto Brunetta, per il quale si è scelto di «reclutare dall’esterno alti livelli di dirigenza e che non ci fosse solo la progressione interna di carriera. Non abbiano nulla da temere i bravi funzionari e i dirigenti che già esistono nella Pa. Vogliamo che la dirigenza sia rafforzata nell’osmosi con l’esterno. Sarà un mercato efficiente, non chiuso: dovrà prevalere il merito. La remunerazione dovrà essere all’altezza del mercato».

Due elenchi, per esperti e alte specializzazioni

Attraverso il portale del reclutamento, per il Recovery le pubbliche amministrazioni potranno affidare incarichi di collaborazione a tempo a professionisti ed esperti e assumere a tempo determinato figure dotate di un’alta specializzazione, cioè che abbiano una laurea magistrale o specialistica e, in più, un dottorato di ricerca o un’esperienza di lavoro in enti internazionali o in organismi dell’Ue. Verranno stilati due elenchi con graduatorie, uno per le collaborazioni dei professionisti - con punteggi legati ai requisiti - e l’altro per le figure altamente specializzate, sulla base di una prova scritta.

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