2 giugno 2021 - 15:04

Vermezzo con Zelo, maxi rissa e colpi di pistola: coinvolte 150 persone, due feriti

È successo verso le 23 di martedì all’uscita di un locale notturno di via Verdi. Una ragazza di 21 anni si è presentata al pronto soccorso con una ferita d’arma da fuoco; ferito anche un 18enne

di Federico Berni

Vermezzo con Zelo, maxi rissa e colpi di pistola: coinvolte 150 persone, due feriti
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All’inizio è soltanto un gruppetto sparuto di giovani che si «diverte» a provocare, a strattonare qua e là, ondeggiando in un parcheggio di provincia con la complicità molto probabilmente dell’alcol consumato in (gran) quantità, in quelli che ormai, in tempi di restrizioni da pandemia, sono aperitivi che si prolungano in serate etiliche fino all’inizio del coprifuoco. Ma da qualche spinta, in pochi secondi le strade periferiche di Vermezzo con Zelo, un piccolo paese del Milanese lungo il Naviglio Grande, diventano teatro di una rissa da far west con circa 150 persone coinvolte, con una progressiva e paurosa degenerazione, e con addirittura l’esplosione di colpi di pistola ad aumentare ulteriormente il livello di caos e pericolosità.

Insomma: poteva essere una strage. Il bilancio della serata di martedì (una serata prefestiva, vista la ricorrenza di mercoledì 2 giugno) è di due feriti, tra cui una ragazza di 21 anni colpita di striscio da un proiettile sopra la caviglia, medicata e dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale di Magenta con venti giorni di prognosi. La giovane non ha avuto alcun ruolo della vicenda, se non trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dunque è rimasta suo malgrado coinvolta in un modo del tutto accidentale, secondo i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso, che stanno lavorando per ricostruire l’intera vicenda andata in scena martedì alle 23, ora di chiusura forzata dei locali.

Questi i fatti così come finora sono stati cristallizzati dagli investigatori. Un centinaio abbondante di persone esce dal «Melodica», un club di via Verdi (il locale, bisogna sottolinearlo da subito, risulta estraneo agli avvenimenti), molto frequentato da una clientela eterogenea, giovani e over 40, proveniente da comuni della zona, e dall’hinterland sud. Il locale si trova in una strada isolata parallela alla statale che costeggia il Naviglio Grande, tra capannoni e boscaglia. Il clima è molto euforico, anche troppo, tra ragazzi ubriachi e molesti che, secondo le indagini, cominciano a spintonarsi fra loro coinvolgendo altri gruppi.

In pochi istanti la situazione degenera in un rissa collettiva, con le pattuglie costrette ad arrivare in forze da Abbiategrasso a sirene e lampeggianti accesi per disperdere i partecipanti al tafferuglio. Due addetti alla sicurezza del locale riferiscono ai militari di aver sentito alcuni colpi di pistola, e nella vicina via Donizetti si trovano riscontri alla segnalazione. Per terra ci sono tre bossoli esplosi e due proiettili. Un piccolo calibro (6.35) che però ha provocato il ferimento di una ragazza che, un’ora dopo i fatti, si presenta al pronto soccorso di Magenta con una ferita compatibile con l’arma.

Allo stesso ospedale arriva un diciottenne con lesioni alla testa e al volto, che si è procurato dopo essere stato sopraffatto durante lo scontro: anche lui non è grave, ne avrà per una ventina di giorni. Il ferito, come molti altri giovani identificati sul posto, è stato sentito dai carabinieri per capire cosa abbia generato quel tafferuglio. Una spiegazione ancora non è stata trovata, anche se i carabinieri stanno rimettendo tutti i tasselli al loro posto, a cominciare dall’analisi dei filmati presi dalle telecamere installate all’esterno del locale.

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