Almanacco dell'innovazione - 31 maggio 1895

La rocambolesca invenzione dei corn-flakes che dovevano curarci dalle passioni

La rocambolesca invenzione dei corn-flakes che dovevano curarci dalle passioni
2 minuti di lettura

Il 31 maggio 1895, all'ufficio brevetti americano, venne presentata la domanda per brevettare uno strano cibo usato per persone ammalate: i corn-flakes. L’invenzione era avvenuta qualche giorno prima in un sanatorio del Michigan, Battle Creek, gestito dal dottor John Harvey Kellogg, un medico avventista che sperimentava direttamente la creazione di cibi vegetariani che avevano anche uno scopo religioso. Una buona dieta, era la sua tesi, avrebbe ispirato comportamenti migliori.


Insomma era da qualche mese che il dottor Kellogg trafficava in cucina con il grano, il riso, l’avena e il granturco in cerca di qualcosa di sano, buono e digeribile ma senza successo. La formula finale la trovò per caso: aveva lasciato un composto di grano raffermo in cucina e quando tornò, un paio di giorni dopo, invece di buttarlo, lo stese, lo cucinò e divenne croccante. Stranamente era buono. Era la metà di aprile del 1895: per alcune settimane i flakes, i fiocchi, che non erano ancora corn, ovvero di mais, ma wheat, ovvero di grano, furono somministrati ai pazienti con il latte proprio come si fa adesso. Erano proprio buoni. E il 31 maggio il dottor Kellogg presentò domanda di brevetto per un prodotto chiamato Granose e più tardi Granola.

Gli esperimenti continuarono e il dottor Kellogg si accorse che con il mais i fiocchi venivano meglio: nacquero così i corn-flakes che nel 1906 John Harvey Kellogg, il fratello, lanciò sul mercato con il nome di famiglia ma litigando con il fratello perché alla ricetta originale aveva aggiunto molto zucchero per rendere i fiocchi più buoni e quindi più vendibili.

A proposito della invenzione originale circola una versione secondo cui i corn-flakes avevano anche lo scopo di ridurre la masturbazione. La cosa appare davvero bizzarra: è vero che il dottor Kellogg era un fanatico religioso che propagandava una dieta senza alcol, carne e caffè come strumento per sopprimere le passioni e che in un suo libro si elencano i danni (inventati, questi sì) della masturbazione. Ma in effetti, al di là dell’effetto click-baiting su post che collegano i corn-flakes alla masturbazione, non si trovano riscontri certi a questa diceria. Il collegamento fatto da diversi storici è questo: visto che una dieta di carne, secondo Kellogg, stimolava i nervi e aveva effetti sugli organi sessuali, una dieta di cereali, non avendo quegli effetti, poteva essere un rimedio per l’autoerotismo.

Di tutto ciò per fortuna nei corn-flakes non c’è traccia: la Kellogg company ha ancora oggi 31 mila dipendenti e fattura 14 miliardi di dollari vendendo fiocchi di mais e altri cereali soffiati.

Stiamo costruendo un Almanacco dell'innovazione italiana e ogni giorno cerchiamo di ricordare una data memorabile. Oggi per esempio non l'abbiamo trovata. Ma ce ne stanno arrivando mole. Per proporre storie di innovazione italiana per l'Almanacco scrivetemi a dir@italian.tech