Denise Pipitone: autore lettera anonima ha incontrato legale famiglia

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L’avvocato aveva lanciato un appello a farsi vivo all’autore della missiva. I due si sarebbe incontrati nello studio del legale e l'uomo avrebbe raccontato di aver visto Denise in macchina con tre persone il giorno della scomparsa

L'autore della lettera anonima spedita giorni fa all'avvocato della famiglia di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004, ha un nome e un volto. Lo scrive il quotidiano online Livesicilia. Il penalista, Giacomo Frazzitta, aveva lanciato un appello a farsi vivo all'autore della missiva.

L’incontro

I due si sarebbe incontrati nello studio del legale e l'uomo avrebbe raccontato di aver visto Denise in macchina con tre persone il giorno della scomparsa. Secondo la sua ricostruzione, la bambina piangeva e chiedeva aiuto chiamando la mamma. L'uomo è rimasto in silenzio finora per paura di ritorsioni. L'avvocato Frazzitta non ha rilasciato commenti sulla notizia.

L’inchiesta a carico di Anna Corona

Sulla scomparsa di Denise, ancora avvolta nel mistero, la Procura di Marsala ha recentemente aperto una inchiesta a carico di Anna Corona, ex moglie del padre naturale della bimba, e di Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista Della Chiave, il testimone sordomuto, oggi deceduto, che aveva rivelato di aver visto la piccola in un capannone di Mazara del Vallo in braccio al familiare intento a fare una telefonata.

Una foto di archivio della piccola Denise Pipitone, la bimba rapita il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo.  Si e' aperto davanti al tribunale di Marsala, presieduto da Riccardo Alcamo, il processo a Jessica Pulizzi, 22 anni, sorellastra di Denise Pipitone. Pulizzi, che e' assente all'udienza  perche' dicono i suoi legali, e' malata, e' imputata per concorso in sequestro di minore, con l'aggravante applicata quando la vittima ha meno di 14 anni, insieme all'ex fidanzato, il tunisino Gaspare Ghaleb, che pero' deve rispondere solo di false dichiarazioni al Pm. Per l'accusa, la ragazza, che all'epoca dei fatti era ancora minorenne, avrebbe rapito per vendetta e gelosia la sorellastra, frutto di una relazione extraconiugale del padre.  ANSA/FRANCO LANNINO/ARCHIVIO /  dba

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