L’ex direttore generale della Bbc Anthony Hall si è dimesso da presidente della National Gallery dopo le proteste in seguito all’inchiesta sull’intervista del 1995 alla principessa Diana. Proprio Lord Hall era direttore delle notizie dell’emittente quando Martin Bashir, grazie a documenti falsi, ottenne l’intervista scoop. In una dichiarazione, Hall ha detto che continuare nel ruolo sarebbe fuori luogo: “Sono molto dispiaciuto per gli eventi di 25 anni fa e credo che la leadership significhi assumersi la responsabilità”, ha dichiarato.

Intanto oggi il governo britannico ha offerto alla BBC la possibilità di autoriformarsi, senza un intervento esterno, per evitare che possa capitare nuovamente un episodio simile. “La BBC potrebbe essere in grado di fare da sola”, ha spiegato una fonte di Downing Street all’emittente dopo che il premier Boris Johnson ha detto chiaramente che un episodio simile non deve accadere mai più. La BBC ha fatto presente di aver già introdotto cambiamenti fondamentali dagli anni Novanta. E l’ex presidente, Lord Grade, presenterà un nuovo Consiglio editoriale indipendente che riferirà all’attuale catena di comando. L’inchiesta indipendente affidata al magistrato a riposo Lord Dyson, ha dimostrato che Bashir, riassunto dall’emittente nel 2016 e di recente dimissionario, è un professionista inaffidabile e disonesto e che la BBC non ha rispettato gli elevati standard a cui è impegnata nel rispondere alle domande sull’intervista del 1995. Il raggiro, è quanto si legge nel rapporto di Dyson e riferito dall’Ansa nei giorni scorsi, fu realizzato attraverso falsi documenti, mostrati alla stessa Diana e a suo fratello, per alimentarne il risentimento, su fantomatici controlli e iniziative spionistiche attribuite alla famiglia reale nei suoi confronti. In particolare, Bashir avrebbe fatto credere che uno dei collaboratori di Lady Diana prendesse soldi per rivelare informazioni ai tabloid.

La proposta di autoriforma di Lord Grade sarà considerata dal governo il prossimo anno, nel quadro della revisione di medio termine della ‘Royal Charter‘, l’accordo con il governo sui progetti a lungo termine della BBC, inclusi i suoi finanziamenti, che termina nel 2027.

Il duca di Cambridge e il duca di Sussex, i principi William ed Harry, figli di Diana, nei giorni scorsi hanno entrambi parlato del dolore causato da quell’intervista. William, in particolare, ha accusato la “Bbc” di aver alimentato la paranoia della sua defunta madre e di aver peggiorato il rapporto all’epoca in corso fra i suoi genitori. Trasmessa alla fine del 1995, l’intervista è stata la prima in cui una reale britannica ha parlato in termini così schietti sulla vita a Buckingham Palace o sui rapporti con gli altri esponenti della famiglia reale. Poco dopo, la regina scrisse al principe Carlo e alla principessa Diana chiedendo loro di divorziare. La principessa morì nel 1997, dopo che l’auto in cui si trovava a bordo si schianto’ nel tunnel di Pont de l’Alma, a Parigi.

Articolo Precedente

La Rai è di proprietà del Parlamento, questa è la verità. Concentriamo gli sforzi almeno sui tg

next