Civile

Evasione tariffaria per l'automobilista che non versa la cifra dovuta alla sosta nelle strisce blu

La somma stabilita dal Comune di Oristano era di 0,5 euro per 30 minuti

di Giampaolo Piagnerelli

Evasione tariffaria per l'automobilista che non versa la cifra corretta, rapportata al tempo di sosta nelle strisce blu. Lo chiarisce la Cassazione con l'ordinanza n. 14083/21.

Il tribunale di Oristano, accolto l'appello del Comune di Oristano, in riforma della sentenza del giudice di pace, ha rigettato l'opposizione avanzata da un soggetto contro il verbale emesso nei suoi confronti dalla polizia locale, con il quale gli era stata contestata la violazione dell'articolo 7, commi 1-15, del codice della strada, per avere parcheggiato la propria autovettura in zona a pagamento oltre il tempo consentito.

Il soggetto multato ha eccepito che la sentenza avesse errato per non avere tenuto conto del fatto che sulla base dell'articolo 7 citato il Comune di Oristano aveva determinato il lasso di tempo sottoposto a pagamento (0,5 euro) in trenta minuti e poiché nel caso in esame la sosta eccedente la tariffa pagata era inferiore ai 30 minuti non andava irrogata la sanzione. Il ragionamento dell'automobilista consisteva nel ritenere la sosta a pagamento a "blocchi" di 30 minuti: terminato il primo "blocco" se non si raggiungevano di nuovo i 30 minuti la tariffa non era dovuta.

Il ragionamento, però, secondo la Corte è manifestamente privo di fondamento, avendo i Supremi giudici chiarito che la sosta a pagamento su suolo pubblico che si protragga oltre l'orario per il quale è stato corrisposto il pagamento non costituisce inadempimento contrattuale, ma illecito amministrativo sanzionato dall'articolo 7, comma 15 cds, trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della sosta regolamentata introdotte per incentivare la rotazione e la razionalizzazione dell'offerta di sosta. Il ricorso dell'automobilista è stato quindi dichiarato inammissibile.

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