Civile

Per appellare la notifica tributaria è necessario proporre la querela di falso

Non può essere dichiarata la nullità di alcun atto che abbia raggiunto il suo scopo

di Giampaolo Piagnerelli

Il contribuente che voglia impugnare l'atto notificato irritualmente ad altro destinatario è tenuto a proporre la querela di falso. In caso contrario l'appello deve essere respinto. Lo precisa la Cassazione con la sentenza n. 13834/21.

Il soggetto appella la sentenza della Ctr, impugnando in particolar modo la disciplina codicistica in tema di perfezionamento della notifica. Aveva eccepito che la notifica della cartella esattoriale, pur risultando consegnata a mani del contribuente (in base alle risultanze della relata di notifica) sarebbe inesistente e illegittima per essere stata consegnata a un numero civico diverso da quello risultante dall'anagrafe comunale.

E' principio fermo della Cassazione, quello secondo cui l'attestazione dell'ufficiale giudiziario sulla consegna dell'atto personalmente al destinatario costituisce atto pubblico che fa piena prova della notifica fino a querela di falso. Conseguentemente per togliere valore alla prova della notifica è indispensabile esperire la querela di falso prevista dall'articolo 221 cpc. Nel caso in commento il contribuente si è limitato a contestare genericamente le operazioni condotte dal messo notificatore ma non ha esperito alcuna querela di falso. La Cassazione ha confermato quindi la correttezza della sentenza impugnata.

Per concludere si deve aggiungere che secondo l'articolo 156 cpc non può essere dichiarata la nullità di alcun atto che abbia raggiunto il suo scopo, elemento quest'ultimo desumibile dalla tempestiva impugnazione da parte del ricorrente.

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