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MONDO

La crisi

Stampa Israele: il governo Netanyahu ha approvato la tregua a Gaza

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Secondo il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha approvato la tregua a Gaza. La fonte, al momento, non ha fornito altre informazioni.

Per tutta la giornata, si erano moltiplicate le voci su un possibile cessate il fuoco nel conflitto che coinvolge Israele e la Striscia di Gaza. 

Inviati Palestina-Israele si accusano di genocidio all'Onu
Intanto, durante la riunione dell'Assemblea Generale dell'Onu, il ministro degli Esteri palestinese Riad Al Malki e l'ambasciatore israeliano negli Usa e all'Onu, Gilad Erdan, hanno accusato i rispettivi Paesi di "genocidio". "Il mondo intero tace e chiude un occhio sul genocidio di intere famiglie palestinesi", ha detto il ministro degli Esteri palestinese Riad Al-Malki all'Onu. Durante il suo discorso l'ambasciatore israeliano al Palazzo di Vetro Gilad Erdan si è allontanato. Quando è arrivato il suo turno, Erdan ha affermato che c'era indifferenza per "la Carta di Hamas, che come i nazisti è impegnata nel genocidio del popolo ebraico".

Fonti egiziane: "Garantiremo stop razzi da Gaza"
"L'Egitto garantisce lo stop del  lancio di razzi da Gaza dopo l'annuncio di Israele del cessate il  fuoco", riferiscono dal canto loro fonti della sicurezza egiziane  confermando che il cessate il fuoco tra Israele ed Hamas dovrebbe iniziare nelle prossime ore. Secondo le fonti il premier Benjamin  Netanyahu presenterà una proposta di cessate il fuoco questa sera, aggiungono le fonti egiziane che hanno condotto la mediazione tra  israeliani e palestinesi per arrivare alla tregua.

La mediazione indiretta tra le parti  avviene tramite i servizi di intelligence egiziani e l'inviato dell'Onu. Secondo le stesse fonti, i mediatori egiziani stanno conducendo contatti diretti con Hamas nella Striscia. Tom Wennesland,l'inviato Onu per il Medio Oriente, invece è andato a Doha in Qatar dove vivono importanti dirigenti di Hamas in esilio, tra cui Ismail Haniyeh.

Casa Bianca: Israele ora può ridurre l'offensiva a Gaza
"Israele ha il diritto di difendersi ma ha raggiunto obiettivi militari significativi in risposta ai razzi lanciati da Hamas, ed ora è nella posizione di iniziare a ridurre le operazioni": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

Biden parla con al-Sisi
Colloquio telefonico tra Joe Biden e  Abdel-Fatah al-Sisi per parlare della de-escalation della tensione tra Israele e Hamas, colloquio di cui dà notizia la presidenza egiziana. Il presidente americano e al Sisi hanno concordato di continuare i colloqui e di coordinarsi nei prossimi giorni per 'contenere' la  situazione.

Il ruolo degli USA
Il governo israeliano non può permettersi di ignorare gli appelli degli Stati Uniti per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: lo ha dichiarato il leader centrista - e di fatto premier incaricato - Yair Lapid, spiegando che lo Stato ebraico avrà bisogno dell'aiuto dell'amministrazione Biden in questioni ben più difficili. "Biden voleva fermare le operazioni dopo 11 giorni, quando tutti gli obiettivi militari erano ormai stati raggiunti: Israele non può ignorare questa richiesta", ha detto Lapid.

Il negoziato per l'accordo di tregua con Hamas punta non solo al cessate-il-fuoco ma pure alla restituzione dei corpi di due soldati dell'esercito israeliano, uccisi a Gaza nel conflitto del 2014, Hadar Goldin e Oron Shaul, e anche di due cittadini israeliani che sono da tempo tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza. Lo ha detto una "qualificata fonte" israeliana al New York Times, la stessa secondo cui Israele e Hamas dovrebbero raggiungere un accordo nelle prossime ore. Ovviamente l'accordo prevede anche lo stop agli attacchi israeliani alle infrastrutture di Hamas e la fine degli attacchi mirati di Israele contro i "terroristi", i capi delle milizie palestinesi. Secondo il Times, lo Stato ebraico chiede anche ad Hamas di fermare lo scavo dei tunnel e le proteste lungo il confine con Gaza. Anche i dipendenti della Israel Electric Corporation hanno fatto sapere che non ripareranno le linee elettriche danneggiate dagli attacchi israeliani a Gaza fino a quando Hamas non avrà restituito i corpi dei due militari.

Continuano le pressioni internazionali per una tregua. Il segretario di stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri, Gabi Ashkenazi, discutendo "degli sforzi per mettere fine alla violenza". Blinken ha sottolineato che gli Usa si aspettano "di vedere una de-scalation sul percorso del cessate il fuoco".

Hamas: "Possibile un cessate il fuoco imminente"
Funzionari di Hamas affermano alla Cnn che il cessate il fuoco è "imminente" e potrebbe aversi in 24 ore. ''Penso che probabilmente arriveremo a un cessate il fuoco nei prossimi due giorni. Solo Dio sa quando i  mediatori saranno in grado di raggiungere un accordo'', ha affermato  il numero due del politburo di Hamas, Mousa Abu Marzook, secondo il  sito di Ynet. Anche un leader di Hamas citato dalla Cnn parla di  ''atmosfera positiva'', ''grazie al sostegno dei nostri fratelli  egiziani e del Qatar''.  

Il presidente degli Stati Uniti Biden ha telefonato al premier israeliano Netanyahu per dirgli che si attende una "significativa de-escalation oggi verso un cessate il fuoco" a Gaza. Ma il premier israeliano ha ringraziato il presidente "ed amico" per il"suo sostegno al diritto di Israele all'autodifesa" e si è detto "determinato" a continuare le operazioni a Gaza.

Maas: "Soluzione due Stati unica via"
La Germania è convinta che israeliani e palestinesi possano convivere pacificamente gli uni accanto agli altri "soltanto nella  soluzione a due stati". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas a Tel Aviv. Sono venuto qui oggi per assicurare la nostra solidarietà a Israele" ha detto il ministro degli Esteri all'inizio della sua missione diplomatica in Medioriente. Israele "ha diritto di difendersi contro questi attacchi inaccettabili", ha ribadito. "La sicurezza di Israele come quella degli ebrei in Germania per noi non è trattabile. E su questo Israele può contare, per sempre".

Nottata di razzi e raid
Ancora una notte di razzi e raid in Medio Oriente. Dalla Striscia di Gaza circa 80 razzi e colpi di mortaio sono stati lanciati verso Israele tra le 19 di ieri sera e le 7 di questa mattina. Lo sostengono le forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che dieci razzi sono caduti all'interno dell'enclave palestinese. L'Idf riferisce che circa il 90% dei razzi diretti verso aree popolate sono stati intercettati dal sistema di difesa missilistica Iron Dome. L'ultimo razzo da Gaza è stato lanciato poco dopo l'una di notte contro la città di Kiryat Malachi e l'area circostante senza riportare feriti.

Nella notte l'aviazione israeliana ha continuato a colpire a Gaza "obiettivi terroristici" situati sotto terra assieme ad altre infrastrutture militari utilizzate da Hamas. Lo ha detto un portavoce militare precisando che finora i razzi lanciati da Gaza sono stati 4070, 610 dei quali caduti all'interno della Striscia perché difettosi. Nelle ultime 24 ore, ha aggiunto,l'aviazione ha concentrato i propri attacchi sul cosiddetto 'Metro', ossia la grande rete di tunnel e di bunker approntata da Hamas sotto al tessuto urbano di Gaza. Ha pure colpito la casa di un comandante militare, una fabbrica di armi e rampe di lancio di razzi.

Diversi esponenti e sostenitori di Hamas  sarebbero stati arrestati nella notte dalle forze israeliane in varie  zone della Cisgiordania, anche nelle aree di Hebron e Nablus. Lo  scrive il Jerusalem Post, che riporta notizie diffuse da media  palestinesi. Non è chiaro quante siano le persone finite in manette,  ma tra loro ci sarebbe Nayef Rajoub, esponente di Hamas che sarebbe  stato prelevato dalla sua abitazione a Dura. Il portale di notizie  israeliano Ynet sottolinea come si tratti del fratello dell'esponente  di Fatah, Jibril Rajoub.

Gaza, il nuovo bilancio delle vittime
Con altri cinque morti sale a 232 il bilancio delle vittime dei raid dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, come riporta il ministero della Salute dell'enclave palestinese. Tra le vittime, 65 sono bambini mentre i ferito sono 1.900.Le vittime israeliane, uccise dai razzi palestinesi, finora sono state 12.