ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAnalisi dei mercati

Mercati in frenata ma l’Europa tiene: Borse al grande bivio

Il recupero finale porta Piazza Affari in territorio positivo insieme a Francoforte: i livelli tecnici da monitorare

di Andrea Gennai

(AdobeStock)

3' di lettura

Settimana a due velocità per i principali listini internazionali. Dopo una prima parte all’insegna delle vendite, culminata con i dati Usa sull’inflazione ben sopra le attese, sulle Borse sono scattate generali ricoperture anche grazie alle parole rassicuranti della Fed sul mantenimento dell’attuale politica monetaria. Rialzo frazionale per Piazza Affari e per l’indice Dax mentre Wall Street e l’indice Msci Emerging hanno chiuso in negativo. Particolarmente pesante il bilancio per il Giappone (-4,4%). Ancora una volta gli operatori di mercato hanno confermato che vogliono essere rassicurati sull’ampia liquidità fornita dalle banche centrali.

S&P 500

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Wall Street non ha fatto nuovi massimi storici nell’ultima settimana. Il top resta quello del 7 maggio toccato a 4.238 punti. Il mercato è stato interessato da prese di beneficio che hanno violato il primo supporto di brevissimo in area 4.125 punti per poi riconquistarlo. Un ritorno sotto questo livello potrebbe creare una nuova pressione ribassista. Al momento il mercato si conferma in acquisto su ogni piccolo tentativo di correzione. Discese fino in area 3.880 punti sarebbero compatibili con il mantenimento con un trend positivo di medio. Il nervosismo ha fatto risalire l’oscillazione media giornaliera dell’indice in area 50 punti.

SP 500
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L’indice Vix, che misura la volatilità implicita delle opzioni legate all’S&P 500, ha vissuto una settimana altalenante. Dapprima la rottura di area 20 ha determinato un crescente nervosismo sul mercato azionario con la discesa di Wall Street. Il Vix si è spinto fino in area 30 punti, al top da inizio marzo. Poi la discesa. L’indice è tornato a chiudere venerdì sotto quota 20 riportando serenità sull’azionario. Ancora una volta il livello di 20 si conferma uno spartiacque strategico per capire le evoluzioni del mercato azionario.

Ftse Mib

Per la terza volta in poco meno di un mese Piazza Affari ha provato a scendere sotto quota 24mila punti di Ftse Mib, ma anche questo tentativo è fallito. Si è realizzato un triplo minimo che rafforza il livello chiave in termine di supporto di medio termine. Il mercato ha rimbalzo e deve andare a superare area 25mila, dove ha realizzato un massimo a inizio aprile, per trovare nuovo slancio verso i livelli toccati lo scorso anno prima dello scoppio della pandemia. Le oscillazioni medie giornaliere tornano a salire con l’aumento del nervosismo e ora si attestano intorno a 330 punti.

FTSE MIB
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Oro e dollaro

Prosegue il recupero del metallo giallo che si è portato a ridosso della media a 200 periodi. La minore tensione intorno al tema dei tassi, nonostante la fiammata dell’inflazione Usa, sta dando sostegno all’oro. È da inizio febbraio che le quotazioni non si muovono sopra la media a 200. Il mercato deve superare questo ostacolo e e anche la prima resistenza in area 1.870 dollari per trovare nuovo slancio. Il supporto di medio termine da monitorare resta sempre quello dei 1.770 dollari.

ORO
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Il dollaro Usa non riesce a risollevarsi. Il dollar index, che sintetizza il valore del biglietto verde verso il resto del mondo, si muove poco sopra 90 punti, non lontano dai minimi di inizio anno in area 89 punti. Serve il ritorno sopra la resistenza di 91,5 punti per dare un primo segnale di ritrovato vigore. In assenza di una prova di forza è probabile che il mercato vada a ritestare i minimi di inizio anno.

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