15 maggio 2021 - 12:50

Speranza: «Si riapre perché siamo stati prudenti». E Letta: «Se Salvini non vuole le riforme esca dal governo»

All’assemblea di Articolo 1 il ministro della Salute ribatte alla Lega: «Dobbiamo essere attenti, per non tornare indietro. Noi nell’agorà dei dem». Il segretario Pd: «Bella notizia. Giustizia e fisco vanno riformati ora»

di Claudio Bozza

Speranza: «Si riapre perché siamo stati prudenti». E Letta: «Se Salvini non vuole le riforme esca dal governo»
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«Se Salvini dice che non si fanno le riforme, Salvini tragga le conseguenze ed esca da questo governo, che è fatto per fare le riforme. Le riforme vanno fatte: la riforma della giustizia va fatta adesso, anche quella del fisco va fatta adesso, non si può eludere». Durante l’assemblea di Articolo, il segretario del Pd Enrico Letta ribatte alzo zero al capo della Lega, assai dubbioso sul fatto che da qui alla fine della legislatura ci sia lo spazio per trovare un’intesa su più fronti.

Davanti (virtualmente) al vertice della sinistra di governo, Letta sottolinea poi apprezzamento per «la determinazione calma» del ministro della Salute Roberto Speranza e ribadisce la linea del Pd sulle riaperture: «Si riapre in sicurezza. Noi siamo stati quelli che hanno garantito che non ci fosse nessuna scelta sbracata. Fosse stato per altri noi avremmo sbracato», aggiunge il leader dem riferendosi ancora a Salvini.

Anche il ministro della Salute è netto, rispondendo a Salvini (pur senza evocarlo esplicitamente): «Presto si ripartirà, si tornerà nei cantieri, nelle fabbriche, nei luoghi di discussione e questa è una cosa grande e bella. Oggi possiamo dire che si riapre perché siamo stati attenti e prudenti e dobbiamo esserlo ancora, perché non vogliamo tornare indietro».

Speranza annuncia poi un altro passo verso il Pd: «Se le agorà di Enrico Letta sono il tentativo di ricostruire un pensiero, di ricostruire un partito, io penso che dobbiamo starci, con le nostre idee. Chi è convinto delle sue idee non deve mai avere paura. Articolo Uno è nato per ricostruire». La replica del segretario dem è immediata: «Bella notizia. Grazie @robersperanza per aver accolto il nostro invito di contribuire alle Agorà Democratiche, piattaforma di confronto che da luglio a dicembre offriremo per ripensare la democrazia e le forme di una nuova presenza progressista. Un bel passo avanti insieme!».

Presente all’assemblea di Articolo 1 anche l’ex premier Giuseppe Conte, leader (per adesso ancora in pectore) del M5S: «Abbiamo alle spalle un cammino comune con il Pd e Leu fatto di franco e continuo scambio e di arricchimento reciproco che non parte dall’arrogante posizione di chi vuole affermare solo il proprio punto di vista. Una collaborazione salda. Questa esperienza non può essere accantonata: dobbiamo continuare a lavorare insieme e dobbiamo darci un orizzonte».

La bussola di Conte vira poi sul nodo chiave delle alleanze sui candidati sindaci in vista di ottobre: «Abbiamo varie occasioni per rafforzare il dialogo. Quella immediata è offerta dalle amministrative. In alcune realtà costruiamo una perfetta intesa e una proposta congiunta; in altre possiamo recuperare una collaborazione al secondo turno; altre in cui dobbiamo prendere atto che, per varie circostanze su cui non riusciamo al momento intervenire, non si può correre insieme. Ma l’importante è l’intensità della voglia di cercare soluzioni comuni».

E proprio in vista della tornata di ottobre — quando si sceglieranno i sindaci di città chiave come Roma, Napoli, Bologna, Milano e Torino — Speranza risponde a Conte con un appello a Pd e M5S: «Dobbiamo da subito lavorare perché questo nostro stare assieme possa essere da subito coltivato. Sulle amministrative io penso che dovunque c’è ancora un margine per lavorare insieme da subito, noi quel margine dobbiamo andare a vederlo. E bisogna essere chiari: dobbiamo assumere un impegno a scatola vuota, dicendo che dove non riusciremo a fare un accordo al primo turno lavoreremo assieme per sostenere il candidato di chi di questa famiglia è arrivato al secondo turno»

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