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Air Italy, salta l’accordo con i sindacati: via ai licenziamenti dei 1.383 dipendenti

Pressing della Regione sul Governo: «Chiediamo una proroga e la creazione di una Newco»

di Davide Madeddu

articolo aggiornato il 18 maggio alle ore 16,36

(IMAGOECONOMICA)

4' di lettura

Salta l'accordo con i sindacati e Air Italy in liquidazione va avanti con i licenziamenti collettivi dei 1.383 dipendenti. E dalla Regione che chiede una proroga e propone una newco parte il pressing sul Governo. Inoltre dal Comitato dei lavoratori partono appelli e proposte. Sono le ultime fasi della vertenza relativa alla compagnia aerea sardo qatariota in liquidazione dall'11 febbraio 2020. Appeso a un filo molto sottile, c'è il futuro dei lavoratori distribuiti tra Olbia e Malpensa e attualmente in Cig sino al prossimo 30 giugno. L'azienda ha avviato la procedura e senza soluzioni alternative saranno mandati tutti a casa.

L’incontro con i sindacati

Il 14 maggio l'ultimo incontro, come previsto dall'iter per il licenziamento collettivo, tra i liquidatori e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. “Nella riunione di oggi (venerdì per chi legge) sulla vertenza Air Italy, ultimo giorno dei primi 45 giorni previsti dalla normativa sui licenziamenti collettivi, non vi è stata alcuna novità e nessun passo avanti - dice Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Trasporti -. L'azienda continua a sostenere che l'attuale normativa non consentirebbe ad Air Italy di usufruire di un ulteriore periodo di cassa integrazione ed in ogni caso la compagnia non sarebbe in grado di sostenere oneri aggiuntivi”.

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La procedura

Ora la partita si sposta al ministero del Lavoro. Entro 30 giorni dalla comunicazione del mancato accordo dovrà essere convocato il vertice con le organizzazioni sindacali e l'azienda. “Non lasceremo nulla di intentato e auspichiamo che in quella sede ci siano le condizioni per trovare un'intesa ed evitare quindi il licenziamento dei 1.383 lavoratori - prosegue il sindacalista -, anche perché l'azienda ha già comunicato che corrisponderà ai lavoratori l'indennità di mancato preavviso, l'intero importo del Tfr maturato da ciascun lavoratore e la chiusura definitiva della compagnia aerea”. E l'auspicio che “a trattare ci siano anche i presidenti delle regioni interessate, ossia Sardegna e Lombardia”.

Una proroga

La speranza è che si possa trovare un'alternativa alla chiusura definitiva. “Abbiamo bisogno di tempo per avere almeno una possibilità per una soluzione industriale - argomenta ancora Boeddu -. Per questo motivo serve una proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il tempo necessario utile a ricercare una reale e duratura soluzione che non cancelli una realtà nata oltre sessant'anni fa”.

La proposta della Regione

Una proposta arriva anche dalla Regione. E prevede una proroga degli ammortizzatori sociali sino al 31 dicembre “da parte del Governo” e il congelamento dei licenziamenti previsti per il 30 giugno, affinché ci siano le condizioni per una “nuova soluzione industriale”. A presentarla ai liquidatori di Air Italy durante un incontro in teleconferenza (il 13 maggio) è il presidente della Regione Christian Solinas che non esclude il ricorso a un'eventuale newco regionale.

Il pressing sul Governo

Dalla prossima settimana, comunque, riprenderanno le interlocuzioni istituzionali. Con in programma anche un incontro con il governatore della Lombardia. “Il presidente Solinas avvierà un confronto con il Governo per ottenere la proroga della Cassa integrazione, in modo da evitare il licenziamento dei dipendenti - annunciano dalla Regione -, e poter disporre del tempo necessario per definire una strategia industriale che, anche con la creazione di una newco regionale o interregionale in accordo con la Regione Lombardia, possa portare ad una soluzione strutturata e duratura”.

Regione e azienda

Nel comunicato diramato alla fine dell'incontro per fare il punto sullo stato della vertenza Air Italy la Regione scrive che “i liquidatori hanno confermato la disponibilità a verificare con i soci la possibilità di agevolare una soluzione industriale pubblica e di interesse generale purché in presenza di condizioni normative ed economiche chiare e compatibili, indispensabili per proseguire il regime di liquidazione in bonis, e hanno confermato che, al momento, la società è in grado di onorare le pendenze relative alla cessazione del rapporto di lavoro dei 1380 dipendenti e quelle nei confronti dei fornitori”. Non solo: “Il sostegno del Governo alla richiesta del prolungamento degli ammortizzatori sociali è dunque la premessa per ciò che potrà essere in futuro un nuovo soggetto industriale”.

La newco

Per il governatore sardo Christian Solinas, secondo cui la vertenza Air Italy “deve essere considerata come una grande vertenza nazionale”, la fattibilità di un progetto come quello della newco regionale deve prevedere una grossa “convergenza”. E un'azione in accordo con il Governo davanti all'Unione europea perché gli ostacoli da superare “non sono di natura economica né organizzativa, ma di natura burocratica in sede europea, con particolare riferimento al regime della concorrenza e degli aiuti di stato”.

Il Comitato dei dipendenti

Intanto un gruppo di dipendenti ha costituito un Comitato e affidato l'incarico all'avvocato Simone Facchinetti per “ricercare i canali di comunicazioni più ade alle richieste suindicate, stabilire incontri, interviste, promuovere report e servizi dedicati ai mass media e social media, così come a rappresentare il Comitato in qualsiasi sede istituzionale e non, sempre in supporto alle organizzazioni sindacali già presenti”.

Le proposte

In documento di quattro pagine, oltre a ricostruire la vicenda dei 1.383 dipendenti (220 piloti, 600 assistenti di volo, 250 tecnici e il resto personale amministrativo, impiegati e manager), ilLegale del Comitato rimarca che “Air Italy è in possesso del COA (certificato operatore aereo) e pertanto potrebbe reiniziare a operare e volare da domani, a differenza del progetto ITA sprovvisto del COA e impossibilitato a operare se non prima di diversi mesi (anche se lo acquistasse da altra compagnia esistente”. Non solo, ricordando che “A suo tempo, il Governo Italiano mostrava timide aperture sulla possibilità di un futuro per i dipendenti Air Italy, dichiarando di dare mandato a chi guida la Newco (ITA) di valutare l'acquisizione di asset di Air Italy dai commissari preposti alla liquidazione in corso”, il legale rimarca che “Ad oggi nessun feedback”. L'occasione, a leggere il documento, potrebbe arrivare dall'utilizzo delle risorse del Recovery fund in una partita che metta assieme sia i lavoratori Alitalia sia quelli di Air Italy.

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