Occorrente per una proposta di matrimonio: una location speciale, l'elemento sorpresa (se no non vale), inginocchiarsi (no, la scusa della sciatica non ci interessa), un anello, meglio se col diamante e poi la classica domanda: "Vuoi sposarmi?". Si tratta di un rituale talmente consolidato che nessuno oserebbe metterlo il dubbio. È un must. I film ci hanno ricamato sopra ampiamente costruendo intere storyline sul fatidico momento del "sì": anelli nel dessert, nel calice di Champagne, nei biscotti della fortuna e poi striscioni, flash mob, proposte in diretta tv o nel pieno di un concerto (ah, no quelli erano Fedez e Chiara Ferragni). Con i social, invece, abbiamo le proposte instagrammabili da postare prontamente per far sapere a tutti la bella notizia. Ma come fare se si è stufi dei soliti cliché? O, peggio ancora, se si percepisce la disparità tra uomo e donna (nelle coppie tero) insita in questa tradizione? Niente paura, ormai le proposte di matrimonio "femministe" o comunque "alla pari" sono sempre più di moda e ve lo dimostreremo.

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Proprio qualche settimana fa, è comparsa su Instagram una foto dell'attrice e cantante statunitense Bella Thorne mentre regalava al suo ragazzo, Benjamin Mascolo, un anello di fidanzamento. I due hanno deciso di sposarsi ancora a marzo, ma, a quanto lei ha scelto di celebrare ulteriormente l'evento regalando a sua volta un anello al suo futuro sposo. Ad alcuni potrà sembrare l'ennesima stranezza da celeb eccentriche, ma in realtà pare siano sempre di più le coppie che scelgono di scambiarsi reciprocamente dei doni per suggellare la promessa di sposarsi. Il sito web Bride Magazine ci spiega che il trend degli anelli di fidanzamento maschili è effettivamente in aumento: alla fine del 2014, il volume delle ricerche di "anelli di fidanzamento maschili" ha raggiunto 5.400 ricerche totali, nel 2017 sono raddoppiate arrivando a 12.100 per poi raggiungere la quota di 22.00 ricerche nel 2016. Comunque, se non vi bastasse come conferma, ecco arrivare l'anello di fidanzamento maschile firmato Tiffany disponibile fine mese negli store. Se il marchio leader in fatto di diamanti ha detto la sua, chi siamo noi per contraddirlo?

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Courtesy Photo - T|Tiffany & Co. Studio
Gli anelli da uomo proposti da Tiffany

Diamanti a parte, si percepisce una certa volontà di cambiamento. Del resto che il matrimonio sia una retaggio patriarcale originariamente nato per ragioni economiche che nulla avevano a che fare con l'amore, è risaputo. Le donne venivano date in spose a destra e a manca senza essere interpellate - come in una transazione - e non avevano molta voce in capitolo. Non male, quindi, che almeno adesso ci sia concessa la possibilità di dire sì o - ancora meglio - di discutere il da farsi prima senza costringerci a dire "no" in diretta mondiale. Rimane però un certo squilibrio: perché deve essere la donna a "concedersi" dicendo "sì"? Perché dev'essere l'uomo l'unico a fare un regalo? Il matrimonio non dovrebbe essere una scelta di vita da fare insieme anche in nome della parità? Sicuramente il diffondersi dei matrimoni omosessuali, dove i ruoli di genere non sono così fossilizzati, ha aperto un interessante dibattito sulla questione mostrando che altre soluzioni sono fattibili: che si decida insieme scambiandosi gli anelli o che sia la donna a fare la proposta come Pink con Carey Hart nel 2005. "Ma quindi una proposta di matrimonio classica non è femminista?" Eh no, non è questo il punto: l'importante, più che altro, è sentirsi liberi dai condizionamenti e avere la possibilità di scegliere cosa è meglio per noi, no?