Pericolo scampato. Sono caduti nell'Oceano Indiano, vicino alle isole Maldive, i detriti del secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia che per 48 ore ha tenuto mezzo mondo con il fiato sospeso: gran parte del relitto di 18 tonnellate si é disintegrata al contatto con l'atmosfera, poco dopo le 4 del mattino ora italiana. Si temeva che i detriti del razzo, lanciato dalla Cina per portare in orbita il primo stadio della futura stazione spaziale internazionale “made in Pechino”, potessero finire nel bacino del Mediterraneo. La grandezza dell'oggetto, lungo 30 metri, e la velocità a cui viaggiava, 28mila chilometri all'ora, avevano spinto ad attivarsi tutti i piu' importanti servizi di vigilanza spaziale nel mondo, dal Pentagono al servizio di monitoraggio e sorveglianza spaziale dell'Unione europea. Da parte sua, la Cina, molto discreta sulla questione, aveva assicurato che era "altamente improbabile" che i resti del razzo causassero danni e che era piu' plausibile che il razzo vettore si disintegrasse al contatto con l'atmosfera. Così fortunatamente è stato.

Il razzo cinese in fase di lancio

 

Non é la prima volta che una sonda cinese si trova nel mirino dei servizi di sorveglianza spaziale di tutto il mondo. Nel 2020, i detriti di un altro razzo Lunga Marcia si schiantarono in una zona di villaggi della Costa d'Avorio, causando danni ma per fortuna nessun ferito. Il laboratorio spaziale Tiangong-1 - dismesso dal 2016 e che vagava in maniera incontrollata nello spazio- si disintegro' al rientro nell'atmosfera nel 2018 (e le autorita' cinesi hanno sempre negato di aver perso il controllo del veicolo). La Cina ha investito diversi miliardi di dollari nel suo programma spaziale a cui tiene molto: ha inviato il suo primo astronauta nello spazio nel 2003 e una sonda cinese e' atterrata sul lato opposto della Luna nel 2019, una prima mondiale.  Nelle prossime settimane, cercherà di posare un piccolo robot su ruote su Marte. Infine il progetto piu' ambizioso, costruire una base sulla Luna insieme alla Russia.

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