7 maggio 2021 - 19:30

Uefa-Superlega, accordo per nove club: c’è il Milan. Alla disciplinare Juve, Barcellona e Real Madrid

I club si impegnano a riconoscere la natura vincolante dell’Uefa, a porre fine a ogni progetto di Superlega; trattenuto il 5% dei ricavi della partecipazione a competizioni Uefa e devoluti 15 milioni in donazioni

di Arianna Ravelli

Uefa-Superlega, accordo per nove club: c'è il Milan. Alla disciplinare Juve, Barcellona e Real Madrid
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Riaccolti. L’Uefa ha raggiunto un accordo con nove club della (ex) Superlega: restano fuori tre «irriducibili», Juventus, Barcellona e Real Madrid. L’Uefa li rimanda agli organi disciplinari che valuteranno quali sanzioni adottare: due giorni fa era uscita l’indiscrezione — servita come forma di pressione — che potessero essere esclusi dalle Coppe per due anni. Vedremo. Va detto che per i club, che si fanno forti della sentenza del Tribunale di Madrid del 20 aprile, l’Uefa non ha potere di comminare sanzioni.

Per ora l’Uefa in una nota si occupa degli altri nove: che sono usciti del tutto dal progetto Superlega o per reale contrizione (l’Uefa scrive nel comunicato che «i club riconoscono l’errore e si scusano con i tifosi»), oppure perché — anche se decisamente poco desiderosi di legarsi alla Uefa a vita —, hanno deciso che fosse più conveniente evitare una controversia legale eterna: tra questi c’è il Milan che, come era emerso nelle ultime ore, ha deciso alla fine di accettare un accomodamento. Dal club fanno sapere che si è deciso di tutelare in questo modo il lavoro dell’allenatore e dei giocatori e gli interessi dei tifosi. Non che fosse facile la posizione dei club che volevano uscire, stretti tra le minacce Uefa e le possibili cause in cui potevano essere trascinati uscendo senza l’accordo di tutti e 12 i «congiurati». Florentino Perez, il presidente del Real Madrid, ha fin da subito infatti minacciato di chiedere 300 milioni di danni per chi si è sciolto dal vincolo. È vero che nelle clausole è scritto che la società Superlega è automaticamente sciolta se se ne vanno nove membri, ma questo non scioglierebbe dalle responsabilità legali.

Le sanzioni accettate

Ma vediamo cosa dice il comunicato Uefa. Ciascuno di questi nove club — si legge — «riconosce e accetta senza riserve la natura vincolante degli Statuti Uefa»; «rimane impegnato e parteciperà a qualsiasi competizione Uefa in ogni stagione in cui si qualificherà per merito sportivo»; «rientrerà nella European Club Association (Eca), che è l’unico organo di rappresentanza per i club riconosciuto dalla Uefa»; «adotterà tutte le misure in suo potere per porre fine al coinvolgimento nella società istituita per formare e gestire la Super League e cessare qualsiasi azione legale correlata esistente». Questo è uno dei punti centrali: Perez e gli altri club volevano infattiproseguire la causa all’Antitrust per stabilire la posizione dominante dell’Uefa; «come gesto di buona volontà, e insieme agli altri club, effettuerà una donazione per un totale di 15 milioni di euro, da utilizzare a beneficio dei bambini, dei giovani e del calcio di base nelle comunità locali di tutta Europa, incluso il Regno Unito»; «sarà soggetto alla trattenuta del 5% dei ricavi che avrebbero ricevuto dalle competizioni Uefa per club per una stagione, che verrà ridistribuito»; «accetta di ricevere ammende se cerca di giocare in una competizione non autorizzata (€ 100 milioni) o se viola qualsiasi altro impegno che ha stipulato nella Dichiarazione di impegno del club (€ 50 milioni); «fornirà impegni individuali alla Uefa per accettare tutti i principi e valori stabiliti nel Memorandum d’intesa 2019 tra la Uefa e la European Club Association».

Il comunicato dell’Uefa

Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin ha così commentato: «Ci vuole un’organizzazione forte per ammettere di aver commesso un errore e questi nove club lo hanno fatto e si sono scusati. Lo stesso non si può dire per i club che rimangono coinvolti nella Superlega».

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