Se non ci fossero i requisiti tecnici per poter utilizzare il superbonus del 110%, o se non si ha l’intenzione di effettuare interventi importanti e complessi come quelli necessari per ottenere la maxi agevolazione, per l’acquisto e l’installazione dei pannelli fotovoltaici si può optare anche per lo sconto del 50% previsto dal bonus ristrutturazioni. Questa opportunità, inoltre, è concessa sia per i pannelli fotovoltaici, sia per i sistemi di accumulo. Significa, in pratica, che può richiedere l’agevolazione del 50% non solo chi deve fare i lavori per la prima volta e intende realizzare un impianto completo, ma anche chi ha già installato negli anni scorsi i pannelli fotovoltaici e ora vuole aggiungere solo il sistema per stoccare l’energia.

Il bonus ristrutturazioni
Lo sconto fiscale del 50 per cento per la realizzazione degli impianti fotovoltaici rientra tra i più ampi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tetto di spesa massima complessivo è di 96 mila euro e, così come per gli altri incentivi, il Fisco restituirà la metà di quanto speso dal contribuente in 10 quote annuali di pari importo. Le spese detraibili vanno effettuate tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale, o il numero di partita Iva, del beneficiario del pagamento. Anche per il bonus ristrutturazioni del 50%, è prevista la possibilità dello sconto in fattura o, in alternativa, della cessione del credito. Dal 2018 è obbligatorio inviare all’Enea i dati sui lavori effettuati. Si tratta della pratica già in uso per gli sconti fiscali relativi agli interventi di efficientamento energetico. Gli obiettivi di queste comunicazioni sono monitorare e valutare il risparmio energetico realizzato con l’intervento effettuato.

La progettazione e gli studi di fattibilità di questi impianti sono fondamentali, e incidono ovviamente anche sulla cifra che bisognerà pagare a fine lavori. In virtù di questo, però, va ricordato che analogamente a quanto avviene per gli altri lavori che rientrano nel bonus ristrutturazioni, anche le spese relative alla progettazione e alle diverse prestazioni professionali coinvolte nella realizzazione dell’impianto fotovoltaico sono coperte dallo sconto fiscale del 50 per cento.

Il surplus di energia
L’Agenzia delle Entrate, nel momento in cui ha confermato che l’installazione degli impianti fotovoltaici rientra tra i lavori agevolabili al 50%, ha precisato che per usufruire della detrazione è necessario che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione, e quindi per usi domestici tradizionali come l’illuminazione e l’alimentazione di apparecchi elettrici. L’impianto, precisano dalle Entrate, deve essere quindi posto direttamente al servizio dell’abitazione. Contestualmente, il Fisco sottolinea che la possibilità di usufruire della detrazione del 50% è compatibile con lo “scambio sul posto” e il “ritiro dedicato”, due metodi con il quale si può immettere l’energia prodotta in surplus nella rete e abbattere i costi della bolletta. Gli impianti dotati di accumulo, e quindi in grado di stoccare l’energia prodotta in più per riutilizzarla quando l’impianto non produce, ad esempio di notte, immetteranno in rete una quantità di energia minore. Questo perché - così come consigliano molti addetti ai lavori - in fase di progettazione si cercherà di realizzare un impianto calibrato sulle reali esigenze dell’immobile.

Lo scambio sul posto
Questo sistema per abbattere i costi della bolletta dell’energia elettrica si basa sul meccanismo di compensazione tra l’energia autoprodotta in eccesso immessa in rete e quella prelevata dalla rete che viene addebitata in bolletta. Con lo scambio sul posto, il cliente titolare dell’impianto riceverà un rimborso relativo alle bollette pagate per i prelievi di rete. Il Gestore dei servizi energetici (Gse) procede all'erogazione del contributo con un acconto su base semestrale e il conguaglio su base annuale.

Il ritiro dedicato
La seconda possibilità per risparmiare sul conto energetico è il ritiro dedicato, che consiste in un meccanismo di vendita della corrente elettrica prodotta in eccesso. In questo caso l’utente paga a prezzo pieno l’energia prelevata dal sistema senza alcuna forma di rimborso in bolletta, ma riceve i proventi della vendita dell’energia immessa in rete con tariffe specifiche (prezzi minimi garantiti che tutelano i produttori di fonti rinnovabili) regolati da delibere dell’Arera, l’Autorità dell’energia elettrica e del gas.