la polemica
Lillo sul caso Fedez: «Nessuno ha parlato di censura, semmai di edulcorare il suo discorso»
Parla uno dei conduttori del Concertone, che è anche uno dei protagonisti della telefonata fra il rapper e i vertici Rai: «Il suo intervento era legittimo, ma da esterno mi metto anche nei panni di chi con il suo lavoro mantiene la famiglia»
C’è anche lui nella ormai famosa telefonata fra Fedez, la dirigente Rai e gli organizzatori del Primo Maggio in cui si discuteva del discorso preparato dal rapper per il Concertone (qui la ricostruzione per intero della vicenda, ndr). E d’altronde, Lillo Petrolo del concerto era uno dei conduttori. Dopo due giorni di polemica, parla anche lui e spiega: «Non eravamo affatto preoccupati per l’intervento di Fedez ma per il clima di ansia eccessiva che si stava creando, a discapito delle nostre prove».
Lillo è una delle voci che si sentono nella telefonata con Fedez: «In riunione c’era una certa preoccupazione - spiega - e quando mi hanno chiesto di chiamarlo da amico, io ho chiarito da subito che l’intervento di Fedez era legittimo e inattaccabile e che inoltre stava per dire sul palco qualcosa in cui anch’io credo ciecamente». Legittimo e inattaccabile, dice quindi Lillo, che poi precisa: «Nessuno ha mai parlato di censura, semmai di edulcorare. L’intervento di Fedez era più che legittimo: è un artista e la libertà di pensiero è sacra quando non sconfina nel vituperio». Però il comico aggiunge:«Da esterno che non vive solo di Rai mi metto anche nei panni di chi con il suo lavoro mantiene da anni la famiglia». E poi conclude: «È stato un errore coinvolgerci, sarebbe stato meglio tenerci fuori evitando di caricarci di certe ansie alla vigilia del concerto».