Rkomi, con l'album "Taxi Driver" accende il tassametro dell'anima insieme a Travis Bickle

Musica

Fabrizio Basso

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La sua musica affonda le sue radici nell'hip hop, ma progressivamente si sta trasformando in qualcosa di totalmente diverso e caleidoscopico. Tanti e ragionati i duetti. Tra una traccia e l'altra, ci guida Travis Bickle, il tassista interpretato da Robert De Niro nell'omonimo film di Scorsese

Sconfitto lo scetticismo. Perché Rkomi, all'anagrafe Mirko Manuele Martorana, col nuovo album Taxi Driver alza l'asticella delle aspettative. Nella stagione dei featuring a pioggia lui non si sottrae all'abitudine ma li fa con una precisione da metronomo. Non cede alla moda del duetto e trasforma il tutto in collaborazioni, tre delle quali sono, a mio avviso, geniali: Roshelle, Gaia e GazzelleTaxi Driver ha la freschezza di chi si approccia per la prima volta al cantautorato senza rinunciare alle radici rap. Melodia e arrangiamenti hanno lo stesso peso delle parole, la cui coralità e condivisione sono fondamentali: non a caso la maggior parte dei brani è nata in studio, dalla collaborazione di Rkomi con i produttori e i musicisti che lo

hanno affiancato. Come un tassista dallo sguardo acuto e impenetrabile, abituato a vivere e respirare la metropoli assorbendone ogni vibrazione positiva e negativa, Rkomi accompagna ciascuno dei suoi tanti compagni di viaggio verso la propria destinazione. Entra nelle loro storie e nel loro mondo, facendoli un po' suoi, ma senza mai perdere la propria identità e i tratti distintivi che lo contraddistinguono.

 

L'intervista a Rkomi

Mirko partiamo dalla nascita del disco.
La missione era mettere insieme elementi e mondi e artisti poco accostabili e farli coesistere. Ed Sheeran con No.6 Collaborations Project ha ottenuto una grande risoluzione. Le mie sono collaborazioni non featuring. Per Taxi Driver ero in studio già una settimana dopo la pubblicazione del precedente album Dove gli occhi non arrivano e avevo già in mente quello che volevo fare. Ho seguito un ordine cronologico coerente come tracklist, gli ultimi brani sono di due mesi fa.
E’ più difficile essere rapper oppure cantautore ora che c’è anche una spinta rock?
In questo periodo sto ascoltando soltanto rock, dai Black Sabbath a Chris Cornell, e mi fa impazzire, quindi nel disco c’è tanto di quel mondo anche grazie alla tanta chitarra elettrica. Tolti Ernia e Sfera Ebbasta sono tutte collaborazioni inedite. Con molti sono nati anche rapporti forti nella vita che tuttora coltivo. Vorrei che la mia musica fosse senza tempo.
Cosa fa la differenza?
Sta tutto a me nello scegliere i progetti giusti.
Cosa hanno di speciale Partire da te e Taxi Driver che sono senza collaborazione?
La prima è la più vicina a una situazione sentimentale, per questo parlo di ordine cronologico delle tracce, coerenti con quello che ho vissuto. Taxi Driver è il brano che più mi ha messo in difficoltà, è un mondo nuovo per me ed è quello che ora mi rappresenta di più, è il mio futuro.
L’intro sembra scritto oggi: tu ti senti un taxi driver dell’anima?
Concettualmente prevale l'alienazione che nomino spesso e che rappresenta un’anima sensibile come la mia. A 18 anni lavoravo, a 23 scrivo per gioco un brano e mese dopo mese la musica diventa la vita. Ma prima sono sato lavapiatti, barista, cameriere.
La tua mente-hotel ha solo stanze o anche suite?
Non lo so ancora devo crescere per trovarla, al momento sto bene in tutte le stanze. Avere così tante sfaccettature accresce la voglia di conoscersi. Di conoscersi di più grazie anche agli altri.
C’è qualcuno cui quando sei in crisi chiedi: dimmi cosa fare?
Le donne che frequento in quel momento, mio fratello più grande che mi ha fatto da papà, il manager, un team che è come una famiglia. Ho avuto la fortuna di trovare le persone giuste.
La polvere de La Luna piena è quella magica o quella che si nasconde sotto il tappeto?
Ho il problema che non nascondo niente, non riesco a non denudarmi, esigo da me la trasparenza e si riflette nella musica anche se è pericoloso. Mi concedo finché posso.
Nuova Range ha una voce rap e una base rock: è un nuovo genere?
E’ un miscuglio che si è sentito un po’ in America e potrebbe portare belle emulazioni. Sfera è un leader nelle melodie; non è una cosa classica, è costruita per stupire.
Non volere dare un indirizzo a nessun taxi è la ricerca di una privacy che a volte ti viene negata?
Non mi viene mai negata e comunque cerco sempre di prendere la mia auto per stare con li amici, amo la vita vera, non mi piace il muro che si crea tra un artista e l'altra persona.
Come nascono le 10 Ragazze…ora che siamo fuori dal lockdown quale vorresti per la nuova normalità?
Le vorrei tutte in una unica persona per una questione di stati d'animo. Devo molto alle figure femminili, ti dico che non ho una ex con cui ho cattivo rapporto.
Mare che non sei che si apre con la voce di Gaia: cosa ha di speciale oltre la bossanova?
Gaia ha un carisma evidentissimo, la conosco bene. Poi c'è il tocco di Shablo che ha curato mezzo album. C'è una alchimia molto forte, ci siamo ispirati a Tangana, un artista contemporaneo ma poliedrico. Mancava al disco questo mondo.
Taxi Driver è il tuo lato romantico con una spruzzata di cinismo?
Forse una pennellata di nichilismo. O forse no, quello è più evidente in Paradiso vs Inferno con Roshelle. Qui mi sono messo nei panni di Travis Bickle e ho fatto venire fuori più lui di me. Ho faticato per scriverlo poiché ho seguito la trama del film. Credo nella forza della musica e ritengo un dono poter parlare a tante persone.

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