Amanti del decluttering o legati agli oggetti del cuore: che rapporto avete con l'ordine in casa?

Siamo incuriositi dai nuovi trend, come il decluttering, ma ci sono alcuni oggetti da cui proprio non ci separeremmo. Ecco come viviamo l'ordine in casa e cosa possiamo fare per riorganizzare gli spazi
Italiani e ordine in casa sì al decluttering ma non per gli oggetti del cuore

Amiamo lo stile minimal, ma ci concediamo qualche deroga. A dirlo è l’indagine commissionata da eBay a** Squadrati,** che ha delineato i profili degli italiani in fatto di ordine casalingo.

La ricerca restituisce una fotografia di come interpretiamo il decluttering. Ci piace l’ordine e l’organizzazione degli ambienti domestici, considerati sinonimo di benessere personale, ma di alcuni oggetti proprio non riusciamo a liberarci.

Il 71% pensa che le case in ordine e minimal trasmettano benessere, al 70% piace eliminare qualcosa di vecchio per far posto al nuovo e il 66% pensa che liberarsi delle cose inutili significhi prendersi cura di sé.

Neanche a dirlo, sono i giovanissimi della GenZ i più attenti ai nuovi trend. Più degli altri sanno cosa significa decluttering (35%) o ne hanno già sentito parlare. Sono anche quelli più concordi con il metodo KonMari, e quindi che “per vivere una vita più felice bisogna liberarsi di tutti gli oggetti che non ci danno più gioia” (81%). Meno concordi i Baby Boomers (38%).

Dando uno sguardo più attento alle nostre case, risulta che il 70% di queste è ordinata e il 52% ha poche cose in giro. Ci riveliamo perciò amanti degli spazi minimal. Meno oggetti ci sono in una casa, meglio è (59%) e, nei momenti di crisi o di stress, liberarsi di alcune cose ci fa stare bene (58%).

A preferire spazi ordinati con poche cose sui ripiani sono soprattutto i Millennials (41%). In fondo, però, siamo anche un popolo di “formichine” che tende a conservare gli oggetti per motivi sentimentali (62%) o per motivi di utilità (56%), come raccontano i 4 profili emersi da questa ricerca.

Gli accumulatori previdenti

In maggioranza siamo accumulatori previdenti (45%), ossia tendiamo a tenere in casa tanti oggetti senza riuscire a disfarcene, non tanto per le emozioni che ci suscitano, ma per utilità.

Mai ci sogneremmo di buttarli proprio perché potrebbero servirci in futuro (90%). Così, nelle nostre case c’è spesso un’abbondanza di vecchi documenti, capi d’abbigliamento, prodotti di cancelleria, sacchetti dei negozi, attrezzi da cucina.

Gli zen del riordino

Secondi classificati gli zen del riordino (25%), ossia coloro che provano spesso l’impulso di liberare la propria casa da ciò che è diventato inutile, soprattutto quando sentono di aver bisogno di sentirsi meglio (53%).

Il loro motto di vita è "fare ordine in casa significa fare ordine nella propria vita” e, durante il lockdown, sono soprattutto loro ad averne approfittato per liberarsi del superfluo (55%).

Sebbene tendano a buttare tutto, gli zen del riordino – il 31% dei Millennials intervistati – sentono che la casa è ancora piena di cose inutili o superflue.

Questo perché non riescono a trovare loro la giusta collocazione. Credono fermamente che liberarsi dell’inutile sia liberatorio e terapeutico soprattutto nei momenti di crisi o stress.

I collezionisti nostalgici

In terza posizione troviamo  i collezionisti nostalgici (20%), che conservano tutto ciò che fa loro battere il cuore e rievoca ricordi. Per questo accumulano libri, abbigliamento, lavoretti degli figli fatti da bimbi, vestiti dei figli e anche delle persone care defunte.

Anche ai collezionisti nostalgici capita d’avere necessità di liberare casa e, quando lo fanno, costa loro fatica, perché sono affezionati agli oggetti.

Scegliere cosa buttare e cosa tenere mette loro ansia e per lo più fanno ordine senza buttare niente (22%). Spesso** si limitano a spostare le cose in altri punti della casa**, e sono soprattutto possiedono una "scatola dei ricordi".

I **minimalisti seriali **

In ultima posizione troviamo infine i minimalisti seriali (10%) che di fronte a un armadio traboccante di vestiti e a scaffali pieni di cose che non usano da tempo, reagiscono liberandosi di tutto ciò che non serve più.

In pieno stile Marie Kondo, credono fermamente che nei momenti di crisi liberarsi di alcune cose faccia bene (71%) e pensano che sia meglio eliminare qualcosa di vecchio per far posto al nuovo (84%).

Anche per questo, nelle loro case non c’è niente di inutile. Ambienti minimal, ordinati, con poche cose sui ripiani o appese alle pareti. Curioso sapere che i minimalisti seriali hanno sentito parlare di decluttering (29%), ma non sanno esattamente in cosa consiste.

Voi a che categoria pensate di appartenere? Qualunque essa sia, questo può comunque essere un buon momento per riorganizzare casa o, perlomeno, fare un po' d'ordine.

Nella gallery qui sopra i preziosi consigli della guru Maria Kundo per iniziare con il piede giusto.

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