Il ritorno de Le Train Bleu, il leggendario treno notturno francese

Ad aprile torna in marcia il leggendario Le Train Bleu, il treno di lusso notturno francese di un secolo fa, sulla rotta Parigi Nizza. Eleganza ed ecosostenibilitò per un viaggio pieno di fascino

Ed è subito sogno a occhi aperti, incanto modello Midnight in Paris di Woody Allen, ritorno ai fasti di gusto e di qualità della vita di un secolo fa. Con un sovrappiù di sensibilità ai problemi ambientali che attanagliano l'età contemporanea. Torna a sfrecciare quel capolavoro di eleganza e precisione de Le Train Bleu, uno dei primi treni di notte, tutto in blu (e oro), con sofisticate carrozze letto e due sontuosi vagoni ristorante e bar.

Al tempo, dai primi decenni del Novecento in poi, collegava il nord della Francia con la Riviera. Da Calais, culla del turismo inglese, a Mentone, passando per Marsiglia, Cannes, Antibes, Monte Carlo. Adesso (la sua ripartenza è fissata per il 16 aprile alle 20.52 alla Gare d'Austerlitz di Parigi), connetterà la Ville Lumière con Nizza, dove arriverà ogni giorno alle 9.11 del mattino. Oltremodo romantico ed evocativo, questo è certo.

La tratta era stata depennata nel 2007, immolata sull'altare, come avvenuto ovunque, dei voli low cost e dell'alta velocità. Ma l'epidemia di Covid ha mandato in crisi i primi, mentre le istanze ecologiste suffragate dalla generazione Greta Thunberg hanno fatto il resto. E così ecco rifiorire all'improvviso i convogli notturni, a cominciare da questo suo storico gioiello su binari, amatissimo, in quell'epoca magica, dal bel mondo, da icone come Coco Chanel e Marlene Dietrich e da scrittori del rango di Jean CocteauAgatha Christie gli aveva dedicato, nel 1928, il romanzo “Il mistero del treno azzurro”. Quattro anni prima si intitolava proprio così, Train Bleu, un balletto realizzato dal grande Sergej Djagilev, ed* *è sempre questo il nome (e omaggio) dello straordinario ristorante parigino Art Noveau della Gare de Lyon, aperto all’alba del Ventesimo secolo.

40 milioni di euro, la cifra investita nell'operazione e nel profondo maquillage. Le cinquanta carrozze della rediviva gloria dei trasporti godranno, sul solco di siffatta tradizione di grandeur, di tutti i comfort e, segno dei tempi, del wi-fi. I prezzi saranno tendenzialmente contenuti. E sarà il primo di una fitta serie messa o rimessa in marcia dalle autorità politiche transalpine. Da quando, l’anno scorso, in occasione della festa nazionale del 14 luglio, il presidente Macron aveva preannunciato: «Faremo ripartire i treni di notte». Dovrebbero infatti aprire, da qui al 2030, una decine di linee post-serali. A dicembre sarà la volta del Vienna-Monaco-Parigi, nel 2022 del Zurigo-Roma e, nel 2023, la rinascita del mitologico Parigi-Berlino. Perché il futuro è un passato che deve ancora stupire.