Peccato. Non c’è altro da dire. Luna Rossa si è difesa, ma non è bastato per non uscirne ferita. Ed è una ferita che fa male, perché ora è dietro di due punti, 3-5 il punteggio a favore di Team New Zealand e la strada diventa in salita. Ma non dimentichiamoci, come ha detto Flavio Favini in un talk di Velisti in Facebook, che “stiamo giocando a calcio in Brasile, contro il Brasile con Pelé in campo...”. E il Brasile, vale a dire i Kiwi, sta togliendosi la ruggine di regata in regata e stanno crescendo, annullando il gap della minor esperienza in gara rispetto a quella maturata con la Prada Cup da Luna Rossa.

America's Cup, 5 a 3 New Zealand-Luna Rossa: gli highlights della regata "più bizzarra della storia"

La boa, la boa

La prima regata, con vento tra i 9-10 nodi, sul campo E comincia bene, perché la partenza di Luna Rossa è indovinata. TNZ entra da destra nel box, circling, entrambe le barche verso destra del campo, Luna Rossa si tiene alta, va oltre la barca comitato, la usa come boa e poi poggia e scende verso la linea, vira in parallelo a TNZ che si era tenuto più basso, le barche tagliano lo start più o meno appaiate e vanno verso il confine di sinistra, Luna Rossa controlla, spinge i Kiwi verso il boundary, a nulla vale la chiamata di una protesta da parte dei Kiwi (avevano orzato per cercarla) e gli italiani guadagnano più di 100 metri. 

Alla boa LR è davanti, TNZ dietro di 8 secondi. Le barche sono veloci, ma i Kiwi sembrano avere più “benzina”. Nonostante ciò, la barca italiana tiene il vantaggio anche sulla prima poppa, i neozed sono in ritardo di 10 secondi al cancello e poi… La seconda bolina è quella fatale. Luna Rossa è davanti di 50, 20 metri, le barche sono separate, LR sulla destra del campo e TNZ sulla sinistra e non c’è nulla da fare, quest’ultima macina di più e passa avanti. Ci si interroga sul passaggio in boa di Luna Rossa, che arriva con mure a sinistra stramba per andare su quella destra e così facendo per un po’ di velocità in uscita, mentre i neozed arrivano come falchi sulla boa di destra, la stessa, fanno una virata a “U” e accelerano.

Primo sorpasso, incrocio, virata, c’è un ulteriore sorpasso di Luna Rossa, ma dura pochissimo, perché i Kiwi recuperano e ripassano in testa. Sono più veloci, non c’è nulla da fare. Gli intermedi alle boe: 19, 29, 48 e infine 58 secondi di ritardo per la barca italiana.

Il fiocco giusto?

Luna Rossa utilizza il fiocco più grande J1,5, per vento sotto i 10 nodi, mentre i Kiwi hanno il J3, quello sopra i 10 nodi. Per alcuni, in gara 7 ha reso i neozed più veloci. “Il fiocco era quello giusto per il nostro assetto”, ha detto Checco Bruni a fine regata, respingendo al mittente il dubbio. “Il morale è alto, non cambierei nulla di quanto abbiamo fatto”. Il suo alter ego Kiwi, Pete Burling: “Nella seconda bolina abbiamo visto un’opportunità e l’abbiamo presa. Dopo la boa siamo andati a destra, abbiamo preso un salto di vento e abbiamo incrociato davanti a Luna Rossa”.

La seconda regata è cominciata con la voglia di Checco e degli altri di riprendersi il punto. Tnz entra da sinistra, circling, Luna Rossa alta che scende e va verso destra a seguire i Kiwi, strambata, Tnz sopravvento un po’ in anticipo, le barche si allungano sulla sinistra e tagliano quasi in contemporanea, forse un pelo davanti i Kiwi. Subito la separazione, Tnz sulla destra, Luna Rossa davanti sulla sinistra, all’incrocio i Kiwi passano a poppa della barca italiana. Il vento è in calo e presto farà disperare gli equipaggi. Tutti e due sulla stessa boa, ma Luna Rossa è avanti di 16 secondi.  La poppa è da cardiopalma, a metà percorso i Kiwi dopo una strambata d’attacco perdono la portanza e si piantano nell’acqua, mentre Luna Rossa va via, grazie forse in questo caso anche al fiocco più grande. Potrebbe essere finita qui, ma non è così. Gli italiani sono in vantaggio di oltre mille metri, mentre i Kiwi continuano a dibattersi nell’aria che non c’è. LR è sulla sinistra del campo, sono ora davanti di 2 mila metri, vanno sulla boa di destra, i Kiwi sembrano spacciati. Sono indietro di 4 minuti e 8 secondi al loro passaggio del cancello!  Luna Rossa li doppia nel risalire di bolina, mentre loro riacquistano velocità. E poi, sembra la nemesi. Luna Rossa alla boa cade dai foil, non si rialza, si dibatte nel buco di vento, prende pure una penalità per aver oltrepassato il boundary… Il dramma, perché i Kiwi rinascono, recuperano… Le velocità? 4 nodi Luna Rossa, 24 Tnz. Il sorpasso e la fine.  Neozed sul traguardo con 3 minuti 55 secondi di vantaggio, dopo che il direttore di regata ha ridotto a cinque lati la prova.

Il gatto

“Il gatto non è mai nel sacco, in particolare con condizioni così difficili – dice Jimmy Spithill, il timoniere di Luna Rossa -. Abbiamo fatto una gara abbastanza buona fino a quando non siamo caduti dai foil e siamo rimasti bloccati in alto, cercando di navigare solo per trovare abbastanza pressione per rialzarci. Mentre stavamo arrivando al cancello, il vento ha iniziato a diventare sempre più leggero e sfortunatamente non siamo riusciti a completare la virata. Può succedere a tutti, la stessa cosa era successa poco prima a New Zealand”.

E ancora: “Abbiamo fatto bene alcune cose e ce ne sono altre che dobbiamo riordinare e capire. Sappiamo di poter vincere le regate: la nostra squadra ha già affrontato situazioni difficili, torneremo sul campo e saremo più forti. Domani usciremo pieni di energia..”. Never give up, posta il team sui social. “Non siamo qui per arrenderci”, ri-posta Vasco Vascotto

     

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