Secondo le intenzioni dell’Amministrazione comunale, l’ex stazione ferroviaria di Ormea, capolinea della Ceva-Ormea, è destinata a diventare la sede della cultura e del turismo, la «porta» di accesso, in posizione strategica, dalla costa ligure e dalla Francia alla valle Tanaro e alla provincia di Cuneo, di cui potrebbe diventare la prima vetrina. Ma servono lavori di ripristino e sistemazione. Il cantiere è cominciato. Intervento da 200.000 euro. «La Stazione fu costruita fra il 1890 e il 1893 nei pressi del centro storico, modificando l’originario progetto che prevedeva la prosecuzione della ferrovia fino ad Oneglia e la realizzazione della stazione nell’area dell’Isola Colombina, a monte dell’abitato», spiega il sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris, esperto di storia locale. «Si sta procedendo ai lavori di sistemazione dell’esterno, realizzati dal Comune con un contributo della Regione nell’ambito dell’accordo di programma che ha stipulato con i Comuni dell’Unione montana Alto Tanaro - prosegue il primo cittadino -. Verrà ripassato il tetto e sistemato l’esterno con intonaci e serramenti, cornicioni, tubi pluviali e gronde e, all’interno, si interverrà sul vecchio atrio e sulla sala d’aspetto. Le sale potranno essere utilizzate per mostre e iniziative. In attesa della ristrutturazione completa del fabbricato, 300 metri quadri su due piani, che dovrebbe diventare la casa della cultura e del turismo e ospitare la sede dell’Ufficio turistico e di qualche associazione, con salette dedicate agli aspetti turistici e culturali del territorio, non solo di Ormea». E conclude: «L’edificio, di proprietà di Rfi,e concesso in comodato gratuito al Comune, è di facile accesso, in posizione strategica tra ferrovia e statale, il posto ideale dove avere informazioni sul territorio della provincia».