Spaccio di droga, ricercato da 4 anni arrestato in Brasile

Lazio

Le indagini sono state coordinate dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Roma. L'uomo con precedenti di polizia per reati in materia di armi e stupefacenti, è conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di Varenne

È stato arrestato nei giorni scorsi in Brasile, Massimo Iacozza, 44 anni, latitante da circa 4 anni, dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Federale Brasiliana, sotto il coordinamento della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Roma. Iocozza, con precedenti di polizia per reati in materia di armi e stupefacenti, è conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di Varenne (nome del cavallo considerato nel mondo delle corse come il migliore trottatore) per la sua abilità e capacità di correre a bordo di autovetture durante l'attività di pusher, ed anche per questo può essere considerato uomo di fiducia del clan Zizzo.

Per gli investigatori Iacozza avrebbe fatto parte di un gruppo criminale dedito allo spaccio di droga, anche in ambito internazionale, e sarebbe stato coinvolto in un maxi sequestro di droga nell'ambito di un'operazione del 2013 denominata "Castillos" che portò al sequestro di 500 chili di hashish. In quell'indagine fu documentata l'esistenza di due gruppi criminali di cui uno sarebbe stato guidato dal leader degli ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli e l'altro da Paolo Diana.

L'inchiesta

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Generale Alberto Cavallone sono state portate avanti da un pool di agenti della sezione Antidroga della Squadra Mobile di Latina e della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Fondi, in collaborazione con personale del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Tra ottobre e novembre 2019, il gruppo di investigatori iniziava le ricerche, anche attraverso attività di intercettazione telefonica ed ambientale per catturare Iacozza latitante dal maggio del 2017, a seguito una sentenza che lo condannava a una pena detentiva di circa anni 9, per reati in materia di stupefacenti. Le risultanze confermavano come il ricercato avesse lasciato il territorio nazionale, e si fosse allontanato definitivamente dalla città di Fondi, di cui era originario; i successivi approfondimenti investigativi permettevano a distanza di un anno di localizzarlo, in Brasile, dove lavorava per un'impresa di costruzioni. In questi mesi, nonostante le difficoltà imposte dalla emergenza sanitaria pandemica, le indagini sono proseguite ed hanno permesso di localizzare il latitante nella periferia di San Paolo, dove è stato catturato e ristretto in carcere, in attesa di essere estradato.

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