America’s Cup

Luna Rossa-Team New Zealand, continua l’equilibrio è 3-3 dopo il terzo giorno di regate

Perfetta parità dopo il terzo giorno della finale dell’America’s Cup. Dominio assoluto per Luna Rossa nella prima regata, mentre i neozelandesi controllano la seconda in scioltezza

di Marco Bellinazzo e Marcello Frisone

(Afp)

3' di lettura

Equilibrio perfetto dopo il terzo giorno di regate nella finale di Coppa America con un vento molto leggero.

Dominio assoluto fin dal primo metro per Luna Rossa nella prima regata con i neozelandesi che sono arrivati ad avere anche oltre 400 metri di distanza e solo nella parte finale della prova si sono avvicinati, ma senza impensierire gli italiani.

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Scenario identico ma a parti invertite nella sesta regata con Team New Zeland che ha preso la testa della regata da subito distaccando Luna Rossa che non ha mai dato l’impressione di poter recuperare accumulando oltre un minuto e mezzo di ritardo.

La prima regata

Nella baia di Auckland Team Prada Pirelli sconfigge Team New Zealand in gara-5 entrando nella zona di pre-start con le mure a dritta e mettendo da subito in crisi il Defender del trofeo. I timonieri James Spithill e Francesco Bruni marcano da vicino l’imbarcazione di Peter Burling nella fase di partenza che fin qui ha sempre deciso l'esito delle regate. Chi è scattato davanti è sempre riuscito a vincere la gara. A maggior ragione con un vento che soffia tra i 7 e i 9 nodi. I neozelandesi perdono subito 200 metri, recuperano nella seconda parte della regata, ma gli italiani volano e controllano la situazione. Il distacco al traguardo sarà di 18 secondi.

La seconda regata

Il Defender ha dominato la seconda prova di questa 3/a giornata di regate. Sul traguardo Te Rehutai (questo il nome della barca di Team New Zealand) ha staccato nettamente Luna Rossa lasciandola indietro di un minuto e mezzo.

«Eravamo felici della posizione - ha spiegato uno dei due timonieri di Luba Rossa, Spithill -. Purtroppo ci siamo abbassati e non siamo riusciti a salire sul podio. Sfortuna, va bene così. Non c’erano tante possibilità di recupero dopo la partenza. C’è stato un momento di stallo con poco vento. Non siamo riusciti a riportare la barca sul foil, la partenza è un po' un campo minato. L’obiettivo è sempre quello di vincere una regata alla volta. Oggi abbiamo visto delle belle gare. Torneremo battaglieri e più forti di prima. Non vediamo l’ora di rendere questa Coppa America entusiasmante. Domani ci saranno altre sorprese».

«Non abbiamo fatto una gran partenza - ha aggiunto Vasco Vascotto -. Siamo caduti in un buco di vento, ma siamo rimasti anche un pelo alto. Di solito a noi non succede, questa volta è andata un po' così. Il vento era proprio a zero. Peccato, perché erano le condizioni che ci piacciono. Saremo competitivi anche domani e cercheremo, se possibili, di essere ancora più forti. Sicuramente questa Coppa sta portando un grande dispendio di energie, ma ogni giorno ci sta dando la consapevolezza che siamo sempre più competitivi. L'importante è vincere l'ultima regata. Dobbiamo tenere duro».

Le prossime regate

Il cammino per conquistare la Coppa America è ancora lunghissimo ma ormai è sempre più chiaro che il sodalizio del patron Patrizio Bertelli ha tutte le carte in regola per giocarsela contro la corazzata neozelandese che forse pensava di vincere a mani basse come nella precedente finale contro Luna Rossa.

Le gare di sabato 13 sono state caratterizzate da una straordinaria cornice di pubblico. Centinaia e centinaia di barche hanno letteralmente circondato il campo di gara per assistere allo spettacolo, mentre migliaia di appassionati nel villaggio dell'America's Cup al porto hanno seguito le fasi della sfida sui maxi-schermi.

Domenica 14 (nella notte italiana a partire dalle 4) le altre regate numero 7 e 8.

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