Sei già abbonato? Accedi
Hai scelto di non dare il consenso alla profilazione pubblicitaria e del contenuto e di aderire all’offerta economica equivalente.
Accesso Consentless

Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Living.corriere.it, Viaggi.corriere.it, Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari.

Hai cambiato idea e preferisci dare il consenso?1

Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti

Lombardia torna in zona rossa da lunedì 15 marzo, è ufficiale: ecco perché e come orientarsi

Lombardia in zona rossa da lunedì 15 marzo. È ufficiale anche se non è ancora stato emanato il nuovo Decreto Legge che si attende per oggi 12 marzo alle 15. La decisione è stata presa in tarda mattinata dopo il monitoraggio dei dati del contagio che non lasciano spazio a perplessità: il limite di 250 casi positivi ogni 100mila abitanti per 7 giorni consecutivi è stato ampiamente superato in questi giorni e si è arrivati a 312. Giù le saracinesche di negozi, ristoranti, bar, centri commerciali. Scuole chiuse, compresi gli asili e i nidi.

Lombardia in zona rossa: perché?

Per scongiurare ulteriori peggioramenti della diffusione del contagio Covid-19, è più che mai necessario ridurre per quanto possibile tutte le occasioni di assembramento. Soprattutto ora, in piena ondata dovuta alle nuove varianti, soprattutto quella inglese, che nel giro di poche settimane ha sostituito il virus iniziale. L’infettività e la contagiosità sono nettamente superiori, e occorre una stretta ulteriore per tentare di piegare la curva delle infezioni. Anche i soggetti a rischio sono di più rispetto alla prima e alla seconda ondata. se prima erano più soggetti a contagio le persone anziane tra i 70 e gli 80 anni, ora sono soprattutto i più giovani a rischiare.

Lombardia, che cosa dice Fontana

Il ministro della Salute Roberto Speranza che ha confermato che firmerà l’ordinanza con il cambio di fascia. Rammaricato il presidente della Regione, Attilio Fontana: «La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita».

Getty Images

Ora a rischio anche bambini e ragazzi

«A più di un anno di distanza non abbiamo ancora trovato una cura specifica. Grazie al cielo abbiamo fatto quasi un miracolo a trovare i vaccini, che sono l’unica nostra ancora di salvezza», dice Fontana. E aggiunge una nota a proposito dei bambini e dei ragazzi, che durante una prima fase erano considerati più al sicuro grazie alla loro giovane età, ma non ora con le varianti. «Una delle categorie più contagiate è quella che va dai 9 ai 18 anni, il virus sta cambiando i soggetti su cui si installa. Bisogna prestare molto attenzione. È una sofferenza che mi auguro che nell’arco di qualche mese si concluderà».

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA