Scoppia il caso Amanda Gorman:"Solo traduttrici donne, giovani e nere" per lei, parola di editore
Il traduttore catalano di 'The Hill We Climb', la poesia letta dalla giovane attivista americana durante la cerimonia di insediamento di Joe Biden ha perso il lavoro. Motivazione ufficiale? Un "profilo inadatto". E non è il primo caso.
"Mi hanno detto che non sono adatto a tradurla", racconta Vi'ctor Obiols, sottolineando che non sono state messe in discussione le sue 'capacità' ma che cercavano "una donna, giovane, attivista e
preferibilmente nera".
È il secondo caso in Europa dopo la scrittrice olandese Marieke Lucas Rijneveld che ha rinunciato al contratto dopo essere stata bersagliata dalle critiche perché non era stata scelta un'autrice di colore per la traduzione dei lavori della Gorman. Obiols, che tra gli autori tradotti annovera William Shakespeare e Oscar Wilde, era stato contattato dall'editore Univers il mese scorso per produrre una versione in catalano della poesia di Gorman, con una introduzione di Oprah Winfrey. Dopo aver ultimato il lavoro, dagli Stati Uniti hanno fatto sapere che non era "la persona giusta" per farlo. "Mi ha chiamato il mio editore dicendomi che dall'America avevano fermato tutto. Non rispondevo ai requisiti giusti per tradurre Amanda Gorman", spiega Obiols: "Mi hanno detto che il mio profilo e il mio curriculum non erano adeguati. Sono uomo, bianco, non più giovane e pure catalano".
Il precedente dell'edizione olandese, assegnata e poi tolta a Marieke Lucas Rijneveld, poetessa impegnata, ma bianca non prometteva nulla di buono, chiosa Obiols: "Quando era uscita la vicenda della traduttrice olandese i miei amici mi hanno preso in giro: 'Ora tocca a te'. Ne ho riso, senza immaginare quello che sarebbe successo pochi giorni dopo", racconta il poeta che conclude: "Mi sembra una vicenda assurda. Io capisco molto bene la discriminazione culturale, la mia lingua, il catalano, era stata praticamente cancellata dalle dittature spagnole. Però questi temi trattati così sfociano nel fanatismo. Quando si cerca a tutti i costi la purezza si arriva al dogmatismo".
E quanto al fatto se sia giusto o meno assegnare la traduzione a una giovane donna nera, Obiols replica: "Io mi rendo conto che c'è un torto secolare che si è perpetrato. Ma in fondo io, nel mio piccolo, sto subendo quello che hanno patito le persone di colore per secoli: la discriminazione per questione di razza, genere ed età". E sta pensando di scriverle una lettera ad Amanda Gorman per "capire se lei conosce queste manovre".
"È un tema molto complicato che non può essere trattato con leggerezza", ha ammesso Obiols, "Tuttavia, se non posso tradurre una poetessa perché è donna, giovane, afroamericana del 21esimo secolo, non posso neanche tradurre Omero perché non sono un greco dell'ottavo secolo a.C. né avrei potuto tradurre Shakespeare perché non sono un inglese del 16esimo secolo", ha aggiunto, sottolineando che l'editore ha promesso che gli pagherà il lavoro in ogni caso.