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Lega, apertura alle big: diritti tv prima dei fondi. Ma si riparla del "canalino"

(reuters)
Piccolo avvicinamento delle piccole: Cvc può attendere. Ma non vogliono abbandonare Sky. Appello di Dal Pino "al dialogo e alla visione comune"
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Se l'appello a ritrovare "il dialogo e la visione comune" del presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino avrà smosso qualche coscienza lo scopriremo forse la prossima settimana. Certo l'ennesima Assemblea delle 20 società non ha prodotto ancora nessun risultato. Solo un piccolo avvicinamento. Il 29 marzo scadranno le offerte per l'assegnazione dei diritti tv del triennio 2021/24 e ancora nessun fronte è stato in grado di produrre i 14 voti su 20 necessari ad assegnare i diritti. Le 7 "grandi" (Juve, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona) continuano a spingere per Dazn/Tim e non retrocedono di un passo. Le 9 "piccole" (Roma, Torino, Bologna, Genoa. Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Benevento, Crotone) hanno concesso una piccola apertura, accettando di fatto di posticipare il voto sull'ingresso dei fondi di investimento dopo l'assegnazione dei diritti. 

Il ritorno di Sky

Ma contestualmente, le 9 hanno riaperto un discorso che pareva sepolto. Ossia la questione Sky. Perché non rivalutare la possibilità di accettare l'offerta di Sky e sviluppare insieme il "canalino" della Lega?, si sono chieste e hanno chiesto agli altri club. La convinzione è che così si inizierebbe a sviluppare il canale in vista del prossimo triennio, fissare il prezzo del prodotto calcio da vedere agli Ott - ossia alle piattaforme online - e prepararsi a un futuro in cui la Lega sia fornitore di se stessa. L'obiezione delle altre è stata però che "non si fa più in tempo" a mettere su un canale, per costi e tempi di realizzazione.  

L'ipotesi spacchettamento 

Di certo le 9 società hanno lanciato un salvagente a Sky nella convinzione che privarsi di un partner così esponga la Lega, tra tre anni, a ritrovarsi senza un cliente in grado di fare offerte concrete per i diritti. La tendenza in Lega però pare opposta, tanto che le 7 grandi spingono non solo per assegnare i diritti di 7 partite in esclusiva a Dazn, ma anche a rigettare l'offerta di Sky - essendo un'offerta condizionata potrebbe essere dichiarata inammissibile - per le 3 partite residue (Dazn le avrebbe solo in co-esclusiva): il progetto prevede di spacchettarle, per poter vendere il diritto di trasmetterne una in chiaro il lunedì sera. Ipotesi che riporterebbe nella partita dei diritti tv Mediaset. Una possibilità però fortemente osteggiata dalle piccole, che causa coppe sarebbero quelle più spesso costrette a giocare il lunedì, e che con la partita in chiaro rischierebbero di vedere ridursi ulteriormente gli incassi da stadio, quando si potrà riaprire le porte.  

Dazn sul digitale terrestre 

Insomma, i piccoli passi di avvicinamento ci sono ma la fumata bianca è lontana. Eppure Dazn è convinta di spuntarla, al punto da essere già un trattativa con Persidera per rilevare una frequenza sul digitale terrestre. Un modo per ovviare alla copertura su tutto il territorio nazionale su cui trasmettere le partite del prossimo triennio di campionato. Legittimando forse i dubbi sull'efficienza dello streaming, certo. Ma anche superandoli con una soluzione.  

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