L'Australia, che vuole «liberarsi» dalla regina e le altre conseguenze delle rivelazioni di Harry e Meghan

Le conseguenze delle rivelazioni shock dei Sussex vanno al di là di ogni funesta (per la Corona) previsione. L’Australia, per dire, ha fatto sapere che intende tagliare i legami con la monarchia. Ma c’è chi, al contrario, difende il Palazzo. Mettendo in dubbio molte dichiarazioni della Markle ma soprattutto chiedendosi: dov'è finita tutta la sua voglia di privacy?
L'Australia che vuole «liberarsi» dalla regina e le altre conseguenze delle rivelazioni di Harry e Meghan

Le conseguenze dell’intervista bomba concessa dal principe Harry e Meghan Markle a Oprah Winfrey vanno al di là di ogni funesta (per la Corona) previsione. L’Australia - una monarchia costituzionale federale che ha la regina Elisabetta come capo di Stato, ha appena fatto sapere, per voce del suo primo ministro Malcolm Turnbull, che intende tagliare i legami con la Corona britannica: «Il nostro Paese deve diventare una Repubblica. Il nostro capo di Stato dovrebbe essere un cittadino australiano, non la regina del regno Unito». Turnbull ha ammesso che Queen Elizabeth «è popolarissima» in Australia, ma quando salirà sul trono Carlo «arriverà il tempo del cambiamento».

Buckingham Palace è sempre più nell’occhio del ciclone. Specie per le accuse di razzismo lanciate da Harry e Meghan che sono rimbalzate in tutto il mondo costringendo Sua Maestà ad avviare un’indagine a corte: «I ricordi possono variare», ha detto la regina nella sua replica molto conciliante ai Sussex, ma «verrano presi molto sul serio dalla famiglia reale e affrontati privatamente». Nel frattempo, tuttavia, nel Regno Unito si stanno alzando tante voci a difesa del Palazzo. E tante mettono in dubbio diverse dichiarazioni dell'ex attrice.

Meghan, ad esempio, ha detto che nessuno l'ha aiutata ad affrontare il suo ingresso nella royal family. «Non è vero», giura una fonte al Daily Mail. «Buckingham Palace le aveva messo a disposizione uno staff esperto e leale. Ma lei e Harry non davano ascolto a nessuno». La regina, secondo l'insider, aveva arruolato la sua consigliera più fidata, Samantha Cohen, per aiutare Meghan a prepararsi per il royal wedding e per l'ingresso nella vita a corte». Tuttavia Meghan, che pure ha definito Queen Elizabeth «meravigliosa», ha sostenuto di non aver ricevuto nessuna guida su come comportarsi nei nuovi panni di duchessa.

La Markle si è poi lagnata del fatto che dopo il suo ingresso a corte era stata privata del suo passaporto e della sua patente di guida. Che le sarebbero stati restituiti solo dopo la Megxit. Lo storico Robert Lacey, consulente della serie Netflix The Crown, ha chiarito alla Bbc che nessuno ha voluto farle un torto o un dispetto. Quelle misure erano state prese, come protocollo comanda, semplicemente per proteggerla: «Se fosse uscita da sola, al volante di un'auto, non sarebbe stata al sicuro». Quanto al passaporto, «si presume che i documenti di tutti i membri della famiglia reale siano custoditi in custoditi in cassaforti vigilate dalla security del Palazzo». Meghan nel suo racconto in tv ha fatto credere di essere «intrappolata e isolata». In realtà si stava confrontando con «semplici misure di routine, e probabilmente avrebbe avuto accesso a qualsiasi suo documento, se lo avesse desiderato».

Anche la storia del matrimonio segreto di Harry e Meghan ha destato polemiche. La Markle ha raccontato a Oprah che, tre giorni prima del royal wedding celebrato a Windsor il 18 maggio 2018 e seguito in tv da milioni di spettatori, hanno chiamato l'Arcivescovo di Canterbury per chiedergli di celebrare un matrimonio intimo nel giardino della loro casa. La Duchessa di Sussex ha spiegato che si è trattato di uno scambio di voti in cui erano presenti solo lei, il principe Harry e l'Arcivescovo. Quel secret wedding però - come hanno subito fatto notare i royal reporter britannici - non ha alcun valore legale. Perché il «sì» segreto fosse ufficiale c'era bisogno di testimoni e di altri permessi che Meghan e Harry, per il loro scambio di voti, non hanno neanche richiesto. Secondo alcuni osservatori reali, il racconto televisivo della Markle è stato un ulteriore schiaffo alla regina e alla famiglia reale, perché ha avuto un unico scopo: sminuire il favoloso matrimonio che li aveva consacrati a coppia royal del decennio.

Nell'intervista dei Sussex sono tanti i punti oscuri che stanno facendo versare fiumi d'inchiostro. Ma alle radici dei tanti, ce n'è uno che lascia perplessi i più: dove è finita la voglia di privacy della duchessa? Meghan Markle nei mesi scorsi ha lanciato una crociata, proprio in nome della sua privacy violata, contro i tabloid britannici. E lo scorso febbraio ha vinto la battaglia legale contro il Daily Mail e il Mail on Sunday, i due tabloid britannici da lei citati in giudizio per aver invaso la sua privacy pubblicando stralci della lettera privata spedita a papà Thomas nell’agosto 2018.Logico che molti osservatori reali facciano ora notare che c’è dell’ipocrisia nell’invocare la riservatezza salvo poi darsi in pasto alla regina delle interviste personali.

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