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Firenze, a processo i genitori di Matteo Renzi per bancarotta fraudolenta e fatture false

Tiziano Renzi e Laura Bovoli
Tiziano Renzi e Laura Bovoli 
Tiziano Renzi e Laura Bovoli chiamati in causa nel fallimento di tre cooperative. L'avvocato: "Accuse infondate, lo dimostreremo"
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Ci sarà un processo per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex premier Matteo Renzi imputati a Firenze per la bancarotta di tre cooperative di servizi.  In linea con la richiesta del pm Luca Turco, il gup ha rinviato a giudizio i due coniugi e 13 altri indagati: il processo per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni partirà a Firenze il 1 giugno. Due dei 18 indagati ha chiesto e ottenuto il patteggiamento.

Secondo la Procura i genitori dell’ex premier erano gli amministratori di fatto di “Delivery Service Italia”, “Europe Service” e “Marmodiv”. Le cooperative sarebbero state costituite per permettere alla Eventi6 di avere a disposizione lavoratori dipendenti senza dover sopportare i costi degli oneri previdenziali ed erariali, tutti spostati proprio in capo alle tre cooperative. Decine sempre in base alle accuse le fatture per operazioni inesistenti emesse nei confronti della Marmodiv al fine di far figurare costi fittizi e permettere alla cooperativa di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Coniugi Renzi andranno a processo per crac cooperative

Sempre per presunte false fatture, nell'ottobre del 2019 babbo e mamma Renzi erano stati condannati a un anno e nove mesi, con sospensione condizionale della pena, al termine del processo che li vedeva imputati con l'imprenditore Luigi D'Agostino, quest'ultimo accusato anche di truffa. L'avvocato dei coniugi Renzi, Federico Bagattini ha parlato di "accuse infondate, lo dimostreremo al processo". E ha aggiunto:  "La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui è questo chiamato per legge. È però emerso già dalle carte la prova della infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede".

 


Ripercorriamo le tappe dell'inchiesta. Al centro degli accertamenti della procura di Firenze tre cooperative: la Delivery Service Italia, la Europe Service e la Marmodiv. L'indagine, che nel febbraio 2019 portò i genitori del leader di Italia viva agli arresti domiciliari, misura poi revocata dal Tribunale del Riesame dopo 18 giorni, era partita dalla Delivery Service Italia, cooperativa dichiarata fallita a giugno 2015 e di cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli, per il pm Turco, sarebbero stati amministratori di fatto fino a giugno 2010. Secondo le accuse, i due coniugi, con altri - tra cui Roberto 'Billy' Bargilli, l'autista del camper di Matteo Renzi per le primarie per la segreteria del Pd del 2012 e in passato nel cda della cooperativa - avrebbero provocato "il fallimento della società per effetto di un'operazione dolosa consistita nell'aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto".

Per quanto riguarda la Europe Service, fallita ad aprile 2018, invece i Renzi - considerati dalla procura "amministratori di fatto fino a dicembre 2012" - sono accusati con altri di aver sottratto "con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili".

C'è poi il caso della Marmodiv, cooperativa fallita con sentenza del Tribunale di Firenze il 20 marzo 2019. La bancarotta fraudolenta in questo caso viene contestata oltre che a Tiziano Renzi e Laura Bovoli, anche a Giuseppe Mincuzzi "presidente del cda fino al marzo 2018" e a Daniele Goglio "amministratore di fatto fino a marzo 2018" della Marmodiv. Per la Marmodiv i coniugi Renzi, con altre sei persone, sono accusati anche di aver emesso alcune fatture "per operazioni... in parte inesistenti... al fine di consentire alla Eventi 6 l'evasione delle imposte sui redditi". La Eventi 6 (di cui erano socie la mamma e le sorelle di Renzi, queste ultime estranee all'indagine della Procura fiorentina), si occupava della distribuzione di volantini e giornali.

Il 7 ottobre del 2019 il tribunale di Firenze ha condannato a un anno e nove mesi di reclusione (pena sospesa) Bovoli e Tiziano Renzi e a due anni l'imprenditore Luigi Dagostino al termine del processo per due fatture false emesse dalla Party srl (da 20mila euro più Iva) e alla Eventi 6 srl (140mila euro più Iva), società imprenditoriali gestite dai genitori del leader di Italia Viva. Dagostino era accusato, oltre che di fatture false, anche di truffa aggravata, perché avrebbe pagato i coniugi Renzi per lavori inesistenti.

Lo scorso 3 marzo, in apertura dell'udienza preliminare, il pm Luca Turco aveva depositato una memoria integrativa di 40 pagine per rafforzare l'accusa nei confronti degli imputati.