Il club dell’1% dei più ricchi? In Italia si entra con 1,15 milioni di euro
di Stefano Agnoli
di Redazione Economia 07 mar 2021
Busta paga milionaria. Sergio Ermotti, l’ex ceo di Ubs, società svizzera di servizi finanziari con sede a Zurigo e Basilea, è un milionario da record. Il manager, che ha lasciato la carica alla fine dello scorso ottobre 2020, è stato uno dei dirigenti meglio pagati di sempre in Svizzera e in Europa. Ma veniamo alle cifre pubblicate nell’report annuale delle società.
Nel 2020 caratterizzato dalla pandemia il manager ticinese ha ricevuto compensi per 13,3 milioni di franchi svizzeri circa 11,9 milioni di euro. Stipendio che è andato ad aggiungersi a quelli ricevuti negli anni precedenti. Considerando il reddito medio di un italiano (21.660 euro all’anno), un nostro connazionale ci metterebbe oltre mezzo millennio per guadagnare altrettanto. A voler essere precisi poco più di 549 anni.
di Stefano Agnoli
Se si considerano gli ultimi 9 anni di attività di Ermotti il gap si allarga: le remunerazioni complessive del ceo ammontano a circa 107,6 milioni di euro. Il dirigente, che ha cominciato la carriera a Lugano come apprendista presso Cornèr Banca, ha una remunerazione elevata anche per la ricca Svizzera. Per capirlo basta fare un confronto con gli stipendi dei lavoratori oltralpe.
di Stefano Agnoli
Per arrivare a guadagnare i quasi 120 milioni di franchi con cui Ubs ha onorato il lavoro di Ermotti negli ultimi anni uno svizzero normale, che ha uno stipendio mensile mediano di 6538 franchi secondo i dati riferiti al 2018, deve lavorare 1520 anni. Non va meglio al connazionale ticinese di Ermotti, stipendio mediano 5363 franchi. Deve lavorare per poco meno di due millenni, precisamente 1853 anni, per intascare quanto il super ceo.
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di Antonella Baccaro
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