I Måneskin vincono il Festival di Sanremo 2021

Secondo posto per Fedez-Michielin, terzo Ermal Meta. Per lui anche il Bigazzi per la miglior composizione musicale. Premio Mia Martini a Willie Peyote, Lucio Dalla a Colapesce e Dimartino. Miglior testo a Madame

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SANREMO. I Måneskin sono i vincitori del Festival di Sanremo 2021 con Zitti e buoni. Al secondo posto Francesca Michielin e Fedez con Chiamami per nome, al terzo Ermal Meta con Un milione di cose da dirti.

Questi gli altri riconoscimenti: a Willy Peyote  il premio della critica Mia Martini, a Colapesce e Dimartino quello Lucio Dalla. Il Sergio Bardotti per miglior testo a Madame. Ad Ermal Meta il Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale.

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Il racconto della serata
L’inno di Mameli risuona nel teatro Ariston vuoto. La Banda musicale della Marina Militare apre così la finale del Sanremone 70+1. Ghemon apre la gara: la sua versione migliore di Momento Perfetto. Gaia ha ancora qualche problemino alla voce (ieri ha fatto delle flebo di cortisone): la sua Cuore amaro è tra i pezzi più trasmessi in radio. Gio Evan esegue Arnica per la prima volta con i pantaloni lunghi e la giacca bianca. Il look cambia, l’esecuzione non è migliore delle precedenti.

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Fiorello rende omaggio a Little Tony con un medley. Ad accompagnarlo con una suggestiva coreografia Urban Theory, il collettivo di danza e fenomeno di Tik Tok da 600 milioni di visualizzazioni. Partiti come una piccola scuola di danza del Ponente Ligure, a Vallecrosia, in pochissimi anni hanno bruciato tutte le tappe possibili conquistando prima Federica Pellegrini, durante la loro partecipazione a Italia's Got talent, e successivamente Fiorello che li ha scelti come corpo di ballo per il programma "Viva Rai Play!”.

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Ermal Meta con Un milione di cose da dirti si conferma tra i favoriti alla vittoria: impeccabile come sempre. Fulminacci fa il suo con Santa Marinella. Francesco Renga, purtroppo, è come sempre: interpretazione mediocre e Quando trovo te non è memorabile. Extraliscio con Davide Toffolo: Bianca nera luce fa ballare.

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Poco dopo le 22 arriva Serena Rossi, avvolta in un abito grigio dalla gonna fluida con disegni optical neri: «Non è la prima volta che vengo qui ma è la prima volta che faccio le scale». Reduce dal successo della fiction Mina Settembre e da venerdì prossimo su Rai1 con il nuovo show La Canzone Segreta, l'attrice ne parla e gioca con Amadeus. Poi intonata A te di Jovanotti e fa commuovere il direttore artistico.

Colapesce e Dimartino: Musica leggerissima è un pezzo che parla di depressione, ma ha una melodia scanzonata con atmosfere Anni Settanta.

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Contrasto perfetto. Malika Ayane con Ti piaci così, sicura ed elegante come sempre.

Francesca Michielin e Fedez, Chiamami per nome andrà fortissima in radio. Lei alla fine si commuove. 

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Ornella Vanoni scende le scale aiutata da Fiorello. Ma arriva anche Ama a darle una mano. Prima di esibirsi scherza con Fiore: «La tua passione è cantare? Cantano proprio tutti qua». Poi va a ruota libera sui capelli del direttore d’orchestra, ma viene richiamata all’ordine: «Quando vuoi eh...».  Poi con Francesco Gabbani al piano canta Un sorriso dentro al pianto.

Willie Peyote con Mai dire mai (la locura): il rap potrebbe davvero volare in alto con un pezzo che ha un bel messaggio e un ritmo. Incalzante. 

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Giovanna Botteri racconta la sua esperienza come inviata in Cina durante lo scoppio della pandemia da coronavirus. «Un anno fa ero qui a Sanremo, guardavo il tg e vedevo Botteri che raccontava come inviata in Cina quel dramma a Wuhan – dice Ama –. Ricordo una sensazione strana, ascoltavo ma pensavo che tutto quel dramma fosse lontano dal nostro Paese, che non sarebbe mai arrivato». «Quel nemico - spiega Botteri - l'avevamo già visto arrivare ma nessuno ci aveva creduto, poi improvvisamente dal giorno alla notte la Cina si ferma, si blocca e alla tv arriva il presidente e dice: “Siamo in guerra”». Poi, l’inviata Rai parla della sua vita lontana dall'Italia: «Quelli che vivono lontani devono fare conti con la distanza, qualcosa che devi fare per non sentirti solo, cerchi di vedere il mondo in un altro modo. Anche questa sala vuota: nel nostro mestiere chiudi gli occhi e pensi a quel che c'è al di là della telecamera e vedi la gente».

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La gara riprende con Orietta Berti: Quando ti sei innamorato è totalmente fuori dal tempo. La bella voce di Arisa con la sua Potevi fare di più. A seguire, ecco Bugo con impermeabile bianco e nero, che ne evidenza la fede juventina. Dopo E invece sì, viene consegnato il Premio Città di Sanremo a Fiorello. 

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Ibrahimovic si concede un monologo: «Sono venuto perché mi piace la sfida, l'adrenalina, crescere. Se non fai una sfida con te stesso non puoi crescere. Quando fai una sfida è come scendere in campo, quando scendi in campo puoi vincere o perdere. Io ho giocato 945 partite, ne ho vinte tante ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Ho vinto tantissime coppe, ma ne ho persa qualcuna».La Champions su tutte. «Sono Zlatan anche senza aver vinto tutte le partite, sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Ho fatto più di 500 gol, ma ne ho anche sbagliato qualcuno. Pochi. Qualche rigore è andato male, ma il fallimento non è il contrario del successo, è una parte del successo. Non fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare».

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Tutti possono quindi sbagliare, quindi anche Ibra: «Se sbaglia Zlatan puoi sbagliare anche tu. La cosa importante è fare ogni giorno la differenza. Impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Ho organizzato questo Festival per dirvi che ognuno di voi, nel suo piccolo, può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. Questo non è il mio Festival, non è di Amadeus, ma è il vostro Festival. Dell'Italia intera. Grazie all'Italia, la mia seconda casa».

Al rientro della pubblicità, arriva la carica rock dei Måneskin che puntano ai quartieri della classifica. Di stare Zitti e buoni, i ragazzi non hanno proprio intenzione. 

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Achille Lauro come ultimo “quadro” canta C’est la vie con un tailleur di velluto vinaccia. Sul torace delle rose rosse conficcate nella carne sanguinante mentre una voice over ripete gli attacchi subiti dallo stesso Achille: «Ho voluto sottolineare quanto le parole facciano male». Madame, sempre scalza, indossa un velo da sposa su un completo bianco. Voce cresce ascolto dopo ascolto. 

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Alberto Tomba e Federica Pellegrini lanciano l’iniziativa che porta alla scelta del logo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. La gente potrà scegliere quale diventerà il logo ufficiale tra quello sponsorizzato dalla Pellegrini e da quello promosso da Tomba. Il via al voto avviene questa sera dal palco dell’Ariston. Si vota su milanocortina2026.org, subito in crash per i troppi accessi.

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Si torna a ballare con Amare dei La rappresentate di lista, gran pezzo. Veronica indossa un enorme vestito bianco che la fa sembrare una meringona e che richiama anch’esso un abito nuziale, di bianco vestito anche Dario.

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Umberto Tozzi, in verità un po’ sfiatato, offre un medley di alcuni dei suoi tanti successi: Dimentica dimentica, Ti amo, Stella stai, Tu e Gloria. Torna Ibra e ringrazia gli orchestrali («Se non fosse tato per voi, non so come sarebbe andata») e chi lavora dietro le quinte. Fa gli auguri al figlio Vincent che compie 13 anni: «Vedi, Ama, quanto sei importante?», e dona agli interisti Ama e Fiore due maglie del Milan. 

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Annalisa con Dieci riporta l’attenzione sulla gara. Dopo di lei arrivano i dolci Coma_Cose che illuminano la scena con Fiamme negli occhi. L’esibizione si chiude con Fausto che accende un anello-candela al dito di Francesca. Achille Lauro torna sul palco “in borghese” ed è lui a presentare Combat Pop de Lo Stato Sociale, ventunesima esibizione in gara. Quintultimo a esibirsi è Random con Torno a te, destinato alle parti basse della classifica. Per Max Gazzè un altro travestimento, questa sera Clark Kent-Superman con il «10 Gazzè» sulla schiena. Ma il supereroe, che si è tuffato in platea è inciampato tra le poltrone perdendo, per un attimo il filo della canzone: «Eh, so’ caduto», il suo commento a fine esibizione. Salutato Il farmacista, ecco Noemi, sempre elegantissima, che canta Glicine.

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Fasma con Parlami e Aiello con Ora chiudono la competizione. Ora non resta che attendere il televoto per conoscere i tre nomi che si giocheranno la vittoria finale. Prima però c’è ancora il tempo di ascoltare il vincitore delle Nuove proposte Gaudiano e di applaudire gli Urban Theory, una crew di ballo ligure ma dalla fama mondiale. 

La vittoria se la giocano Ermal Meta, Maneskin e Fedez-Michielin.

Questa la classifica finale

4 – Colapesce e Dimartino

5 – Irama

6 – Willie Peyote

7 – Annalisa

8 – Madame

9 – Orietta Berti

10 – Arisa

11 – La Rappresentate di Lista

12 – Extraliscio 

13 – Lo Stato Sociale

14 – Noemi

15 – Malika Ayane

16 – Fulminacci

17 – Max Gazzè

18 – Fasma

19 – Gaia

20 – Coma_Cose

21 – Ghemon

22 – Francesco Renga

23 – Gio Evan

24 – Bugo

25 – Aiello 

26 – Random

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