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Sanremo 2021: le pagelle ai look della terza serata

Terza serata di Sanremo 2021, quella delle cover che sono durate fino alle due di notte. E come i tanti brani ripescati dal passato gran fritto misto di look, con azzardi e trasgressioni e molti quesiti sullo stile che rimarranno irrisolti.

Sanremo 2021: Completi passati di mano, statue e majorette

Si è cominciato con una top model, Vittoria Ceretti. Poiché siccome Amadeus ci aveva fatto sentire un po’ fuori forma, ha pensato bene di farci sentire meno inadeguati con una ragazza ordinaria. Per lei tre look mozzafiato come era naturale aspettarsi, e come Dio aveva progettato per lei fin dalla nascita. Grande abuso del rosso poi, con il completo maschile indossato da Arisa nella prima serata sparpagliato ovunque, e davvero non si capisce perché: se la cantante di Semplicità sia diventata una trend setter oppure perché lo stato di emergenza è ormai entrato nelle nostre teste. Chissà.

Tra le cose più riuscite, il Versailles-chic dei Maneskin fatto di bustini e camicioni settecenteschi come solo John Malkovich sapeva indossare tra una sveltina e l’altra in Le relazioni pericolose. Anche il reggiseno alla Ciccone con addominale tonico a vista di Noemi ha fatto centro, come del resto la statua vivente di Achille Lauro, ma più per la causa civile accidentale: la pandemia non ha colpito solo i teatri, pure i poveri cristi che nel centro delle città stavano immobili per ore a fare Tutankamen son messi male. Vecchie glorie Orietta Berti e Rettore si sono difese rimando fedeli ai propri asset, che durano da 50 anni: una cascata di paillettes per Berti e 100 chilometri di gambe per Donatella.

Donatella Rettore sul palco con La Rappresentante di Lista. (Getty Images)

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